Valeria Solarino porta in scena il viaggio identitario di Vincenzo alla scoperta di Innocenza Rosa

Con Gerico Innocenza Rosa, scritto e diretto da Luana Rondinelli, Valeria Solarino, attrice resa celebre da successi cinematografici e televisivi, torna al teatro e interpreta la storia di Vincenzo che, grazie all’amore e all’intelligenza della nonna, riesce a prendere consapevolezza della sua identità e rinascere come Innocenza, affrancandosi dai timori e dalle vergogne che lo inibivano e dagli stupidi, molesti e provincialissimi pregiudizi dei suoi genitori.
L’ottima interpretazione della Solarino, dai toni intensi e misurati, coglie con delicatezza l’impasto emotivo e il groviglio psicologico di un ragazzino che cerca la propria identità e la propria affermazione esistenziale, brancolando nella violenza sociale della Sicilia rurale e omertosa di qualche decennio fa.
La storia di Vincenzo/Innocenza è paradigmatica anche per la chiarezza con cui mostra allo spettatore l’imprescindibilità del viaggio identitario compiuto da Vincenzo alla “ricerca” di Innocenza Rosa, alla ricerca cioè di un corpo in cui riconoscersi, mostrando al contempo l’importanza della famiglia quale luogo primario dell’accettazione e dell’accoglimento.
Una storia a lieto fine, quella di Vincenzo/Innocenza, che ci insegna con estrema grazia anche la possibilità di inedite alleanze, ad esempio quello tra un adolescente alla ricerca di se stesso e una donna matura che conserva in una valigia gli indizi di una ribellione mai realmente portata a termine, a riprova che sensibilità e “modernità” sono categorie dello spirito che sfuggono a qualsiasi retorica giovanilistica e dipendono solo ed esclusivamente dalla capacità di empatizzare con l’altro, dalla capacità di riconoscere nell’altro l’amaro seme di una sofferenza comune.
Teatro Nuovo di Napoli, replica del 30.11.2023
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