Un mese di vita di una donna come un mese di vita della Luna: tra ironia e rivendicazione il monologo di Geppi Cucciari scritto e diretto da Mattia Torre.

Irriverente e spumeggiante Geppi Cucciari, attrice e conduttrice nota al grande pubblico per successi televisivi come Che succ3d3? o Splendida Cornice, porta in scena con soddisfacente riscontro di pubblico e critica, da anni, lo spettacolo Perfetta, scritto e diretto da Mattia Torre, autore e regista prematuramente scomparso qualche anno fa, anche premiato con un David di Donatello per la sceneggiatura originale del film Figli.

Sola al centro della scena, la Cucciari racconta con ironia e precisione un mese di vita di una donna, scandito dalle fasi del ciclo mestruale: è un racconto che non indugia unicamente sulla cifra comica, benché strappi più di una risata, e non restituisce l’immagine che per consuetudine abbiamo della brava attrice cagliaritana, ma attinge a corde inedite della Cucciari, lasciando emergere la malinconia, l’amarezza e l’abbattimento di un personaggio costretto a confrontarsi, quotidianamente, con un “mondo interno”, anche doloroso, oltre che con quello esterno fatto di stress lavorativi e familiari.

In qualche modo, un monologo rivendicativo che, paragonando la vita di una donna a quella della luna, ne assimila le nature in chiave decisamente positiva: entrambe perfette nell’assoluta sfericità della loro esistenza, entrambe luminose o in ombra a seconda della fase, non sempre uguali ai nostri occhi ma comunque sempre perfette nell’interpretare, come fosse una magia, l’apparente imperfezione di una continua, autonoma e inarrestabile trasformazione.

Teatro Bellini di Napoli, replica del 03.05.2024

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