Presentato il nuovo programma stagionale del Teatro delle Arti di Lastra a Signa, articolati appuntamenti ed importanti iniziative.
Il cartellone 2015-16 del Teatro delle Arti vede una buona mescolanza di linguaggi che andranno dagli spettacoli classici a quelli più contemporanei, dalla danza ad alcuni interessanti appuntamenti musicali, come il concerto dell’Orchestra regionale della Toscana. Il tema della nuova stagione pone in primo piano la relazione fra la grande storia e le storie di ognuno, questione che ben caratterizza la nostra epoca segnata da rilevanti cambiamenti. Questo nuovo anno si preannuncia come un viaggio ben strutturato che vedrà alternati il comico e il drammatico, ma sempre con l’impegno di capire il nostro tempo e con artisti in scena di notevole spessore.
Si parte con “Arcitaliani o le 600 giornate di Salò” dal 2 all’8 novembre, primo episodio della trilogia ‘Dopo Salò’, omaggio a Pier Paolo Pasolini per la regia di Gianfranco Pedullà. Uno spettacolo che è quasi un musical, un dramma borghese che ritrae lo status di una monarchia trapassata verso una prima repubblica, ancora lontana da avere acquisito un’unità di fatto. Il 27 novembre sarà la volta di Isa Danieli e Lello Arena, in scena con “Sogno di una notte di mezza estate” nella scrittura di Ruggero Cappuccio e con la regia di Claudio Di Palma. Un carillon onirico e vagamente circense sospeso tra il sonno e la veglia, che innesca armonie ma anche discordie e trasformazioni. Si prosegue il 17 dicembre con un evento musicale che vedrà la riproduzione delle più belle colonne sonore del cinema, grazie al lavoro dell’Orchestra della Toscana, passando dalle musiche celebri di Morricone, di Williams, Zimmer e molti altri per dare vita ad una vera e propria performance in costante interazione con il pubblico in sala. L’anno nuovo vedrà sul palcoscenico l’8 gennaio “La Società, tre atti di umana commedia”, spettacolo vincitore del Premio della Critica 2014, scritto e diretto da Lino Musella e Paolo Mazzarelli.
Il 22 gennaio si ritorna alla commedia al femminile con “Tale madre, tale figlia”, con la partecipazione di Amanda Sandrelli e Elena Ferri per la regia di Laura Forti. La storia di due donne che si preparano per la giornata e nel frattempo condividono paure, sogni, ansie e aspettative con un linguaggio leggero e sottile che affronta paure oscure e silenziose. La stagione continua il 5 febbraio con il lavoro di Sandro Querci “Il cappello di paglia di Firenze”, commedia resa celebre anche dall’adattamento operistico di Nino Rota, scritta da Eugène Labiche e Marc-Michel nel 1851. Venerdì 26 febbraio è, invece, la volta di Ninetto Davoli e Edoardo Siravo con “Il vantone” per la regia di Federico Vigorito. La periferia romana, vagamente analoga al teatro di Plauto e così ‘sanguignamente plebea’, come annotava Pasolini, fa da sfondo alla rilettura di una delle opere più riuscite del mondo classico, da cui balza fuori l’indimenticabile figura del miles gloriosus Pirgopolinice, soldato stolto e borioso. Dal classicismo si approda al noir, con lo spettacolo “Amuleto” di Roberto Bolano diretto da Riccardo Massai, che chiude la stagione di prosa il 18 marzo. Ma il Teatro delle Arti propone al suo pubblico anche la ‘Rassegna Resi_Dance’, con tre appuntamenti in scena rispettivamente il 19 febbraio (Sakura Blues), l’11 marzo (Trattato di Econimoa) e il 1 aprile (Frane/Home).
È’ possibile consultare la stagione completa del teatro sul sito www.tparte.it
Mara Marchi