Simone Sabia, a novembre a teatro in “Trattami bene”
“Il mio Marlon Brando, fragile e crudele”

 

Simone Sabia, giovane attore potentino, è pronto a un ruolo impegnativo e potente, tassello importante di una carriera più che promettente. Diretto da Emilia Miscio, sarà Marlon Brando in un testo acuminato e feroce di Antonio Mocciola.

“Trattami bene” debutterà dal 16 al 19 novembre al TeatroSohia di Roma. Il tema è scabroso: l’amore sadomasochistico tra due divi del cinema, completamente diversi tra loro, James Dean e Marlon Brando. Tu sei Marlon, duro, selvatico, imperioso ma anche fragile. Com’è stato l’approccio a questo personaggio?

L’approccio che puoi avere con questo personaggio, cioè Marlon Brando, è il rispetto. Il rispetto per l’icona che è stata. Marlon Brando tuttora ha un’influenza sugli attori, nonostante non ci sia più. Questo fa capire lo spessore che c’è dietro questo personaggio. Io con la massima umiltà cerco di carpire più cose sulla sua personalità e lavorare in maniera meticolosa nel prendere quelle sfumature che lo contraddistinguevano dai suoi colleghi. Per interpretare questo personaggio mi sono documentato tantissimo sia tramite web che acquistando dei libri. Soprattutto ho rubato tanto dalle sue interviste. È un ruolo davvero importante e so che non posso sbagliare, per la mole che ha avuto e che ha sul cinema. Spero di fare un buon lavoro

Lo spettacolo è molto forte, a livello di immagine. Tu stesso sarai, in una scena, completamente nudo. Come vivi questa esperienza?

La vivo con la massima naturalezza, certo non è una cosa usuale stare nudi a teatro davanti un pubblico, spesso i vestiti camuffano i nostri difetti e fragilità. Mi rendo conto che stare nudi spesso è sinonimo di verità di vulnerabilità e questa cosa non la sopportiamo, io  personalmente non la sopporto. Ma l’attore deve portare verità sul palco, speranze e in un mondo di maschere mostrare chi sei, cadendo anche nell’estremo, non può che renderci sereni quei pochi minuti per poi ritornare quelli di sempre

Che momento è della tua carriera attoriale, e come si inserisce questo attesissimo spettacolo nel tuo percorso?

Ultimamente sto avendo molte soddisfazioni nel mio percorso artistico e questo spettacolo è fantastico. Penso che un lavoro del genere non mi ricapiterà così facilmente. Interpretare un personaggio come Marlon Brando che non riesce ad essere se stesso nemmeno nel suo appartamento e va alla ricerca costante di una verità che lui non vuole vedere, mi incute paura. Tutto ciò mi incuriosisce e mi affascina. 

Quali sono secondo te i tuoi pregi e i tuoi difetti del tuo lato attoriale?

Una domanda difficile a cui rispondere, io sono super critico nel mio lavoro. Il mio più grande difetto é che non sono mai soddisfatto di quello che faccio o meglio penso sempre che potevo dare di più. Il mio pregio é che sono zelante nel mio lavoro,  che sia un provino o un progetto a cui prendo parte, cerco di entrare in contatto con i miei personaggi con le loro debolezze e i loro punti di forza, provo a creare un nuovo DNA su me stesso.

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