Romano Gennuso, soldato pacifista”Nudo di fronte all’ottusità dell’uomo”

Novità della prossima stagione, un testo dai forti contenuti pacifisti (che, di questi tempi,  non è scontato), firmato da Antonio Mocciola ed affidato all’attore siciliano Romano Gennuso, che abbiamo incontrato per una breve intervista.

“La legge dell’amore universale” é un inno anti-militarista, cosa ti ha colpito di questo testo?

Sono stato catturato dalla forza interiore del protagonista che lotta per un ideale che non gli appartiene rinunciando a ciò per cui vale la pena vivere, l’amore per la propria famiglia e la sua terra.

In scena sei da solo, completamente nudo per tutto lo spettacolo. Di fronte a te, la presenza e l’attenzione di tanta gente che chiede al tuo corpo, alla tua voce, di raccontare una storia, senza nessun tipo di orpello, di scena, o di effetti speciali. Cosa ti spinge ad affrontare questa sfida, in cui l’intenzione, il gesto, acquisisce una fragilità, un’emotività più viva, più cruda? Come la vivi?

La nudità appresenta l’inno alla purezza del personaggio che si trova immerso in una sporca guerra che non vuole combattere. Quindi vedo la nudità in scena come un atto dovuto a questa storia in cui ci si denuda dei propri vestiti e ci si lascia travolgere dagli eventi. Quando uno crede in quello che mette in scena non c’è nessuno imbarazzo ma c’è tanta voglia di raccontare

Nel contesto del tuo percorso artistico, come si pone questo spettacolo, così diverso dal consueto?

Non nego che l’ansia e la paura sia tanta nel portare in scena un testo diverso rispetto a ciò che ho rappresentato sia come attore e regista, ma la voglia di sperimentare e la forza di questo testo rendono il percorso intrigante e stimolante.

Share the Post:

Leggi anche