Le intense Sovrimpressioni del duo Deflorian/Tagliarini rivelano quanto il tempo trasformi la nostra personalità e le nostre relazioni

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, artisti associati di Triennale Milano Teatro  per il triennio 2022-2024, ideatori e interpreti di Sovrimpressioni, lavoro prodotto da A.D., Santarcangelo Festival, sono autori, registi e performer che dal 2008 collaborano insieme alla realizzazione di una serie di interessantissime messinscene, tra cui Reality (2012), per cui la Deflorian ha vinto il Premio Ubu come migliore attrice non protagonista, e Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, che ha vinto il Premio Ubu 2014 come miglior novità italiana e nel 2016 il Premio della Critica come miglior spettacolo straniero in Quebec, Canada.

Dopo aver firmato, nel 2020, l’adattamento teatrale di Chi ha ucciso mio padre dello scrittore francese Edouard Louis, diventato di culto con il romanzo Il caso Eddy Belleguele, i due hanno iniziato a lavorare su un nuovo progetto ispirato al film “Ginger e Fred” di Federico Fellini, progetto che ha portato, appunto, anche alla realizzazione dell’intensa e coinvolgente performance Sovrimpressioni.

L’intensità di Sovrimpressioni risiede, oltre che nell’evidente bravura interpretativa del duo Deflorian/Tagliarini, nell’autenticità della riflessione sul passare del tempo e sulle trasformazioni che, inevitabilmente, il tempo produce sul nostro corpo, sulla nostra sensibilità artistica, sulla nostra percezione delle cose, sulla nostra personalità e sulle nostre stesse relazioni. La maturità, in questa prospettiva, diventa una dimensione con cui misurarsi, scevri da pregiudizi e liberi da qualsiasi retorica, con naturalezza, con sincerità, abbandonandosi consapevolmente al trascorrere della nostra vita, alle nuove verità che sorprendentemente sostituiscono o completano precedenti convinzioni.

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, uno di fronte all’altro, mentre si preparano per andare in scena, proprio come accade a Marcello Mastroianni e Giulietta Masina, interpreti dell’indimenticabile “Ginger e Fred” di Fellini, intrecciano la propria nostalgia a quella dei personaggi della premiatissima pellicola felliniana, la biografia dei due eccezionali performers si sovraimprime alla biografia di Amalia e Pippo, i due ballerini di tip-tap interpretati nel film dalla Masina e Mastroianni, e da questo viluppo di evocazioni, sentimenti e riflessioni scaturisce il senso poetico, concreto e profondamente umano di questo meraviglioso progetto teatrale.

Sala Assoli di Napoli, replica del 09.02.2024

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