E’ evidente come un fenomeno importante come “Glee” abbia in qualche modo rivoluzionato il modo di presentare una performance, lanciando nuovi talenti e facendo esibire giovanissimi artisti nel campo del ballo e della canzone.
Il virus del telefilm americano tra i più amati dai giovanissimi, e non solo, è stato inoculato anche nel circuito della programmazione televisiva tentando di dare nuova linfa vitale al cosiddetto varietà, purtroppo affossato negli ultimi anni, ma di cui si auspica l’immediato ritorno per ravvivare un palinsesto altrimenti composto solo da tribune più o meno politiche urlate ed inutili e reality show che ben poco di culturale possono offrire, nonostante l’intento di base.
Ci provò a suo tempo la Carlucci con “24mila Voci”, format eliminato dopo poche puntate perchè non riuscì a scalfire il cuore degli spettatori, ma in casa Rai hanno voluto tentare nuovamente questa strada, con giuste ed opportune modifiche, lanciando in prima serata di venerdì “La pista”.
Il programma prevede l’esibizione di alcune “crew” di ballerini, accompagnate da personaggi noti del piccolo schermo o della canzone, abbinando quindi alla performance di danza, anche una necessaria esibizione canora a livello professionale. Insomma una sorta di “Ballando con le stelle” che abbraccia “Amici”, in cui l’ospite di turno prova a fare da mentore e da accompagnatrice ad un gruppo di giovani ballerini, spesso più acrobati che altro.
Non manca una ricchissima spolverata di “Tale e quale show”, fortunatissima creatura di Carlo Conti, evocata per la presenza di tre giudici molto vip, ovvero Claudia Gerini, Gigi Proietti e Rita Pavone, pronti ad offrire sgualciti pareri, ovviamente sempre più che positivi, ai promettenti concorrenti in gara, imbrodando spesso anche il comprimario ben più noto pronto più a rubare riflettori che a donar luce all’esibizione delle nuove piccole star.
Alla conduzione un buonista Flavio Insinna, ormai espertissimo nell’aprire pacchi, tentenna un po’ in una conduzione da prima serata, ma rappresenta anche una valida alternativa al prezzemolino “Calimero” punta di diamante di Raiuno che probabilmente è già alle prese con la preparazione della nuova edizione dei suoi programmi di punta da ascolti stellari.
L’ironia selvaggia che avrebbe potuto prevalere, insistente e godereccia, in special modo dopo alcune esibizioni guidate da vip del calibro di Paola Iezzi o Cristel Carrisi avrebbero di certo donato un appeal molto più goloso ad una trasmissione che invece si incastona perfettamente nel corollario di deja vu di un prime time di Raiuno, stesse caratteristiche che purtroppo non hanno augurato buona fortuna al sonoro flop della Milly nazionale nelle passate stagioni televisive.
Gaetano Cutri