“Il mago di Oz”, Paolo Barbieri lo illustra

“Il Mago di Oz” Il grande classico della letteratura e del cinema rivisto dal grande illustratore.

E’ passato appena un anno da quanto Paolo Barbieri ha presentato al suo pubblico una sua versione di un grande classico.

Alice nel paese delle meraviglie” era stato rivisitato con lo stile tipico del disegnatore attraversando tutto il suo mondo fatto di follia e assurdità.

Personaggi emblematici hanno preso nuove forme e la storia entrata nel cuore di tutti aveva preso nuova vita.

Ripercorrendo lo stesso filone, quindi rivisitando dei veri e propri miti classici della letteratura fantastica, arriva ora questo nuovo progetto.

 

“Il mago di Oz” è la nuova opera scelta da Paolo Barbieri per offrire al suo pubblico un nuovo spaccato della sua arte.

Quale miglior opera di genere fantastico poteva mai beneficiare di una nuova vita illustrata se non il romanzo di Lyman Frank Baum?

Celebrato anche da un film di enorme successo, esploso anche grazie alla mitica canzone di Judy Garland, la storia è di quelle più note.

La piccola Dorothy si ritroverà, presa da un tornado, a visitare il regno di Oz, in compagnia di una serie di personaggi strambi e curiosi.

Il leone che però ha bisogno di coraggio, lo spaventapasseri che vorrebbe tanto un cervello e l’uomo di latta a cui manca tanto un cuore.

Un gruppo importante che seguirà un percorso fatto di scontri, di avventure, di personaggi particolari e di sfide contro il pericolo.

Ma anche di grandi prove di coraggio e di crescita personale, dei veri valori che vengono affrontati da questo lavoro.

 

“Il mago di Oz” secondo la visione di Paolo Barbieri assume delle connotazioni a metà strada tra il classico e il moderno.

il mago di oz
il mago di oz

Uno stile del tutto nuovo e pienamente coerente con il suo filone artistico è quello scelto dall’autore per questo progetto.

Da bambina comune, Dorothy si trasforma in una ragazza moderna, un po’ sbarazzina, vagamente sexy, capace di vivere quest’avventura col giusto piglio.

Più classici i comprimari, ma pur sempre rivisitati dalla matita incredibile che ha reso inediti dei personaggi più che classici.

I fondali delle illustrazioni spaziano molto, enfatizzando le connotazioni dei personaggi o ricreando alcuni stralci del fatato regno di Oz.

Per Barbieri si tratta di un lavoro che lo riporta alla sua infanzia, dove, rapito dall’opera cinematografica ammirava gli scenari dei teatri di posa.

Anni dopo è stato lui stesso a creare invece il regno raccontato dall’autore in una chiave del tutto personale.

Un lavoro che strizza l’occhio alla classicità ma che spinge l’acceleratore, specialmente in alcuni punti, su una piacevole modernità.

Una chiave di lettura che sicuramente, in questa edizione de Lo Scarabeo è perfetta per riportare a nuova vita un classico che non potrà mai tramontare.

Gaetano Cutri

Share the Post:

Leggi anche