Diari d’amore con Valerio Binasco: nel fortunato incontro tra la Ginzburg e Moretti, il cinismo della nostra società dissimulato dalla chiacchiera fine a se stessa.

Non è sicuramente un caso che Nanni Moretti, di cui abbiamo apprezzato, come regista e autore cinematografico, la capacità di rappresentare gli aspetti più fittizi, imperfetti e conformisti della società borghese contemporanea, abbia brillantemente debuttato, ormai settantenne, come regista teatrale di Diari d’amore, due atti unici di Natalia Ginzburg – Dialogo e Fragola e panna – che focalizzano la propria attenzione sull’inidoneità e sull’inettitudine che spesso segnano le relazioni umane e affettive in contesti borghesi apparentemente risolti e definiti.

La Ginzburg e Moretti condividono, infatti, l’attitudine a sfidare dall’interno la società di cui vogliono rivelare i motivi d’inconsistenza e di fragilità, i grumi di opportunismo e cinismo, il vuoto valoriale nascosto dalla chiacchiera fine a se stessa o dal tragicomico e disperato tentativo di autorappresentazione sociale che invade gli anditi più intimi e personali dell’esistenza umana.

Al termine di Fragola e panna, Cesare, ricco avvocato e seduttore senza scrupoli, afferma: La vita è molto avara di tragedie e ci regala invece una fioritura di barzellette, in questa battuta beffarda e sprezzante, che trasforma l’eventuale tragico epilogo della storia, cioè il suicidio minacciato dalla giovanissima amante di Cesare, in una boutade frutto del ghiribizzo di una ragazzina capricciosa incapace di accettare l’abbandono e a cui non dare alcun credito, si condensa il senso profondo, l’amara consistenza, di questo fortunatissimo incontro tra la penna di una delle voci più autorevoli della letteratura italiana del XX sec. e lo sguardo scabro e disilluso di un regista di riferimento degli ultimi quarant’anni che ha sempre saputo combinare impegno e ironia, lucidità d’analisi e narrazione poetica.

L’intero progetto drammaturgico è, infine, sostenuto in scena in maniera eccellente dall’interpretazione di un cast d’attori formidabile in cui spicca la presenza di Valerio Binasco, indiscusso fuoriclasse del teatro italiano.

Teatro Mercadante di Napoli, replica del 11.01.2024

 

 

 

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