Con Lenny di Peppe Lanzetta torna in scena la scomoda denuncia del Messico napoletano.

Lenny di e con Peppe Lanzetta non è solo uno spettacolo del popolare drammaturgo, attore e scrittore napoletano, ma un doppio avvincente tributo: il primo, esplicitamente dichiarato nel titolo dello spettacolo, è il tributo a Lenny Bruce, artista controcorrente e inventore della Stand Up Comedy, voce scomoda e irriverente negli States degli anni ‘50 e il secondo tributo è quello ad un testo cult dell’ampia produzione dello stesso Lanzetta, Un Messico napoletano, ristampato dopo ben 30 anni e sempre drammaticamente attuale.
E così, sullo sfondo di una città che, a distanza di decenni, non ha mai risolto quei problemi di emarginazione e deprivazione sociale raccontati più volte nella produzione letteraria e teatrale di Lanzetta, produzione segnata da una denuncia veemente, viscerale e sanguigna, Lanzetta, tra un paradosso e l’altro, trascorrendo dalla filosofia alla cronaca, dalla politica al costume, cerca di mettere in crisi le certezze e le convinzioni su cui si regge la nostra società, sfidandone, con ironia e determinazione, luoghi comuni e ipocrisie.
Il ritorno di Lanzetta alla scena è una notizia positiva per il sistema teatrale italiano; la forza e la grinta dell’attore napoletano e l’indomita passione con cui difende le sue idee, con la consueta insofferenza verso il moralismo dei benpensanti, rappresentano una garanzia per il nostro teatro e un’importante occasione per diffondere uno sguardo critico, autentico e scevro da ogni pregiudizio.

Galleria Toledo, replica del 12.01.2024

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