“Balloon Museum”, l’arte immersiva

“Ballon Museum”, l’arte contemporanea da vivere

Una serie di opere legate al concetto di aria, in cui il visitatore entra a tutto tondo.

“Balloon Museum” è una realtà che ha già toccato diverse città europee riscuotendo grandissimo successo.

Roma e Milano, così come già Parigi e Madrid hanno ospitato una serie di installazioni legate al concetto dell’aria.

Napoli non ha potuto a fare a meno, visto il grande successo, di posticipare la data di chiusura fino al primo aprile.

Presso la Mostra d’Oltremare, è da mesi che ormai l’evento richiama pubblico proveniente da tutto il sud Italia.

Non sono adulti, ma anche e soprattutto bambini accorrono festanti e incuriositi dalla particolare mostra.

Il museo è in realtà una vera e propria mostra immersiva in cui il visitatore non è solo spettatore, ma diventa parte integrante del tutto.

 

“Balloon Museum” non è solo una mostra di arte moderna, ma una serie di esperienze.

Non solo una classica mostra di arte contemporanea da visitare osservando opere di validi artisti contemporanei.

Diciotto personaggi di spicco dell’arte moderna hanno voluto vedere dal proprio punto di vista il concetto di aria.

Ecco quindi altrettanti validi giochi, attività, visioni, esperienze che i numerosi visitatori hanno visto e continuano a vivere all’evento.

L’ingresso coloratissimo mette immediatamente i visitatori a confronto con quello che andranno a conoscere meglio.

Palline, tante, coloratissime, ovunque, in un continuo gioco di specchi come se si fosse in una stanza di un luna park.

Lasciarsi piacevolmente disorientare dall’immagine moltiplicata numerose volte, la propria e quella delle video installazioni lascerà il resto del mondo fuori.

Un primo tuffo nella realtà tonda e magica che regna sovrana nelle varie stanze che si andranno pian piano a visitare.

 

“Balloon Museum” è anche un modo in cui vivere in prima persona alcune delle opere degli artisti che hanno collaborato all’evento.

Non solo vedere ed immergersi nell’opera, per poterla vivere appieno secondo il proprio punto di vista.

Quello che colpisce di alcune stanze dell’evento è proprio la possibilità, o meglio la necessità di doverla sentire attivamente.

Non basterà quindi finire in una stanza piena di palloni gonfiabili, simili a punchingball neri dislocati in una stanza bianca.

Ci si potrà divertire ad attaccarli sul muro creando forme e linee approfittando dei punti magnetici posti su ogni struttura.

Così come sarà divertente avvicinarsi, abbracciare, schiaffeggiare e fotografarsi con delle enormi faccine gonfiabili.

Non da meno si dovrà anche pedalare su una bicicletta speciale che permetterà ad una scultura di palloncini di aprirsi sotto gli occhi del visitatore di turno.

Anche suggestioni artistiche nella stanza delle bolle di sapone, in cui tornare un po’ bambini e farsi rapire da quelle ripiene di fumo.

Ma anche osservare timorosi un enorme feto gonfiabile che letteralmente respira e mette a confronto con la nascita della vita.

 

Al “Balloon Museum” si torna bambini con la piscina di palline in cui navigare felici e spensierati.

Qualcuno potrebbe definirla un divertente gioco da bambini, ricordando le piscine che alcuni fortunati bimbi piccoli hanno avuto ai primi anni di infanzia.

Ma l’enorme piscina piena di palline in cui poter entrare, immergersi, perdersi, quasi affogare non è affatto solo per i bambini.

Gruppi di amici, ragazzi, adulti, mamme, papà e intere famiglie non hanno potuto resistere al richiamo di abbandonare ogni inibizione.

E’ quasi un richiamo atavico lasciarsi andare in un bagno di palline seguendo giochi di luce e una danza delle sfere direttamente sulla propria testa.

Difficile tornare poi al percorso canonico e proseguire nelle altre stanze, gentilmente invitati dagli inservienti.

Ma quanto meno, un bel momento di gioco e di spensieratezza, sarà stato vissuto per tornare un attimo bambini, giocando insieme a loro.

La protezione, data all’ingresso, per le scarpe, assicura una pulizia e una sicurezza in più in un ambiente logicamente condiviso.

 

“Balloon Museum”, in molti momenti diventa una selfie zone imperdibile e irresistibile.

Le foto all’interno dell’evento non sono per nulla vietate, anzi, sono decisamente incoraggiate per condividere l’esperienza.

Mostrarsi divertiti e gioiosi tra giochi di luce, sfere di ogni forma, colore, dimensione e consistenza è un richiamo imperdibile.

Numerose zone sono in realtà dei veri e proprio selfie set in cui sentirsi modelli per un giorno e tirar fuori l’influencer che è in noi.

Altalene sormontate da grossi palloncini non possono che essere l’immediato ritorno all’infanzia per una foto da non perdere.

Alla fine del percorso sarà poi un’area composta da vari fondali ricreati a tema palloncino a creare le file più numerose.

Strumenti musicali che generano palloncini, ufo che rapiscono, cagnolini di gomma e ali di farfalla sono preziosi accessori per i novelli instagrammers.

A completare l’esperienza una visione in realtà virtuale, con appositi occhiali speciali, per un’immersione a 360 gradi in un universo legato ai colori.

Balene giganti, pendoli dall’andamento ritmico e enormi paperelle di gomma saranno visionabili girando tutt’intorno ad una stanza che si creerà d’improvviso.

Dura non più di un’ora e mezza una visita al “Balloon Museum”, ma è un’esperienza moderna per assaggiare una forma d’arte diversa dal solito.

Ideale per le famiglie e per chi non può fare a meno di postare almeno una foto al giorno sui social, vincendo la guerra dei like.

Gaetano Cutri

Foto di Sergio De Pierro

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