Elisa Forte al Petrolini rilegge Camillo Vittici

 

CENERENTOLA E…IL PRINCIPE BUZZURRO AL PETROLINI
14 Giugno ore 20 – TEATRO PETROLINI (ROMA)
INFO E BIGLIETTI 329.80.14.650

Commedia Brillante in 2 atti di Camillo Vittici
Regia di Elisa Forte
Scelte Musicali a cura di Giosuè D’Asta
Costumi Chiara Romano
Durata 90 minuti

 

PERSONAGGI
Cenerentola – Elena Petrelli
Grillo Parlante – Marco Palazzoli
La Matrigna – Marta Ongaretto
Anastasia – Amina Khalfi
Genoveffa – Héloïse Bertholet Scotto
Fata Smemorina – Dafne Fiorini
Rodolfo – Alberto Cannada Bartoli
Principe Buzzuro/Turchese – Alessandro Torsani

Una storia per tutti, grandi e piccoli, con radici in fiabe molto datate riportate ai nostri giorni e con un linguaggio dei nostri tempi. La storia si svolge in un soggiorno. Uno spunto iniziale davvero semplice, il grillo parlante apre la storia che però non è quella di Pinocchio ma quella di Cenerentola, la quale non vede arrivare in aiuto la fata giusta ma, attraverso l’89.24.24 si ritrova davanti prima il marito della strega di Biancaneve, poi il marito della Fata Turchina: insomma un caos dove nulla è al proprio posto tranne il ruolo della protagonista alle prese con le sorellastre e una terribile matrigna.

Persino il principe non è né azzurro né gentile ma un vero Buzzurro. Gli attori saranno i ragazzi della Scuola di Recitazione Gli Incompleti sotto la direzione di Elisa Forte, per la prima volta alle prese con il teatro per adulti e con uno spettacolo tutt’altro che semplice. Abbiamo fatto ad alcuni di loro qualche domanda riguardo lo spettacolo e il loro personaggio, sul percorso fatto con Elisa Forte e sulle loro aspettative per il futuro. Ecco le loro risposte.

 “La recitazione è sempre stata una mia grande passione infatti ho iniziato a studiarla l’ultimo anno di scuola materna ma a dire il vero non ho mai frequentato scuole di recitazione così serie, quindi questo “salto” di qualità mi ha impegnata particolarmente ma allo stesso tempo mi ha dato modo di raggiungere un traguardo importante. In quest’anno di studio con Elisa mi sento molto migliorata. Giorno 14 giugno andrò a rappresentare il personaggio di Cenerentola, che dire, sono molto felice che mi abbiano affidato questo ruolo, sia perché era tra i miei personaggi preferiti di quando ero più piccola, sia perché comunque è un ruolo importante che spero di interpretare al meglio. Mi auguro davvero che questa mia passione si possa trasformare in un lavoro, sia a livello teatrale che cinematografico. Punto a ciò da anni e spero vivamente di riuscire a realizzare tutto questo, un grande sogno che non si spegnerà mai”. Elena Petrelli (Cenerentola)

 “Questa esperienza teatrale è stata per me la prima e mi è piaciuta molto. Mi è piaciuto soprattutto come ha lavorato Elisa e quanta armonia è riuscita a creare sul palco tra di noi. Mi è piaciuto molto anche non solo recitare sul palco ma anche aspettare il mio turno dietro le quinte con gli altri ragazzi perché mentre aspettavamo potevamo ripetere la parte e scherzare tra noi. Io interpreto Fata Smemorina e mi piace molto questo personaggio perché mi rappresenta in tutti i modi; infatti mi ritrovo molto nel fatto di scordarmi ogni tanto le cose. Mi rappresenta anche perché è un personaggio dolce, come penso di essere io ed è pronta ad aiutare gli altri soprattutto Cenerentola. Spero di continuare a seguire il corso di teatro, chissà che magari un giorno diventi il mio lavoro”. Dafne Fiorini (Fata Smemorina)

 “Quest’anno con Elisa è stata un’esperienza del tutto diversa da quella a cui ero abituata, infatti gli anni precedenti facevo sempre teatro ma diversamente, in effetti dopo un po’ di mesi che ho studiato con Elisa mi sono resa conto che il modo di lavorare era molto diverso rispetto a quello a cui ero abituata. Infatti ho notato che seguendo il corso di Elisa mi sento più sicura nel recitare. Ad interpretare la parte di Anastasia faccio un po’ di fatica perché interpretarla comporta l’essere cattivi, arroganti e vanitosi, tutte caratteristiche che prima di quest’anno non avevo mai sperimentato perché non credo siano caratteristiche che mi appartengano. Ma dopotutto teatro significa sperimentare! Il mio desiderio è di diventare una bravissima attrice come Elisa”. Amina Khalfi (Anastasia)

“Durante questo anno in cui ho frequentato il corso mi sono trovata molto bene sia con l’insegnante sia con il gruppo di noi ragazzi. Sono felice di aver trovato un corso che mi faccia crescere nella recitazione proprio perché il mio sogno è quello di diventare un’attrice. Mi piace molto il mio personaggio essendo, in un certo senso, “cattivo”; sinceramente li ho sempre trovati più interessanti e divertenti da interpretare rispetto ai personaggi buoni. Spero che lo spettacolo piacerà e che sia l’inizio per la realizzazione del mio obiettivo di diventare un’attrice”. Marta Ongaretto (Matrigna)

“Lavorare con Elisa è stata una bellissima esperienza. Quando sono arrivata ero molto timida ed Elisa mi ha aiutato tanto a combattere le mie paure e ora mi sento più sicura di me. Il mio personaggio mi fa ridere perché trovo che mi somiglia un po’. Spero di continuare questo percorso teatrale”. Héloïse Bertholet-Scotto (Genoveffa)

“Mi è piaciuto molto lavorare con Elisa perché è una persona professionale e si capisce che non lo fa per gioco ma ci tratta come se fossimo degli attori. Il mio personaggio si chiama Rodolfo, ha 45 anni, è un personaggio un po’ schiavizzato da sua moglie, obbligato a fare delle cose, un po’ bullizzato. È un personaggio divertente, comico, ma che ti fa anche ragionare. Non mi ci rispecchio ma mi piace averlo interpretato”. Alberto Cannada Bartoli (Rodolfo)

“Ho iniziato questo corso di recitazione e nonostante all’inizio non fossi tanto convinto Elisa mi ha fatto interessare sin da subito allo spettacolo. Abbiamo cominciato dalla prima lezione a lavorare sul copione e questo è stato molto divertente. Elisa mi ha aiutato molto anche quando a poche settimane dallo spettacolo mi è venuta un po’ di ansia. Sono felice del percorso che ho fatto finora. I miei personaggi sono Turchese e il Principe Buzzurro, mi diverto a farli soprattutto perché sono molto diversi. Turchese è molto elegante ed educato, mentre il Principe è appunto un po’ buzzurro. Mi piacerebbe fare l’attore ma non è l’unico mio desiderio mi piacerebbe fare il telecronista sportivo e il doppiatore anche se da piccolo sognavo di diventare il calciatore più forte del mondo ma crescendo ho capito che era un sogno quasi irrealizzabile. La mia è una famiglia di doppiatori e anche io ho cominciato a lavorare in questo ambito però non avevo mai fatto teatro e mi sono davvero divertito. Alessandro Torsani (Principe Buzzurro/Turchese)

 

Che dire, sicuramente un percorso di crescita sia umano che teatrale e noi non possiamo far altro che fare un immenso in bocca al lupo a questi ragazzi affinché possa essere l’inizio di uno splendido percorso ma a prescindere dalle aspettative, sogni e desideri di ciascuno di loro, possiamo con convinzione affermare che l’esperienza da loro raccontata è già uno splendido dipinto.

Se un corso di teatro guidato da professionisti genera quest’esperienza è già un traguardo. A prescindere dallo spettacolo e di cosa faranno da grandi, i ragazzi hanno portato a casa un bagaglio preziosissimo. Fare teatro, immedesimarsi con personaggi opposti rispetto al proprio carattere, saper utilizzare la propria voce, capire cosa serve sulla scena, costruire dunque uno spettacolo, sono tutti elementi che insegnano a saper stare al mondo, a vivere, a relazionarsi, a vincere le proprie paure, le proprie timidezze, a non aver paura del giudizio altrui quando si è costretti a “ridicolizzarsi” in scena, a canalizzare le proprie energie su un obiettivo.

L’Arte è sempre un dono di bellezza che genera Bellezza nel mondo e nelle persone.

La Redazione. 11.06.2021

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