“Whiplash”: jazz, sudore, lacrime e sangue nel sorprendente capolavoro di Damien Chazelle

Dopo il grande successo ottenuto al Sundance Film Festival anche l’Academy si è accorta di questo piccolo gioiello, uno dei migliori film sulla musica degli ultimi anni

whiNew York. Un giovane studente di musica Andrew frequenta una delle più prestigiose scuole della città (la immaginaria Shaffer), con il sogno di diventare il più bravo batterista jazz della sua generazione. Il suo talento e la sua dedizione al lavoro vengono scoperti un giorno per caso dal professor Fletcher che lo prende nella sua orchestra come batterista di riserva. Entusiasta di essere stato notato, Andrew, molto presto, verrà messo duramente alla prova dai metodi poco ortodossi del maestro, temuto da tutti per il suo modo di insegnare e per la sua inflessibilità. Esercizi massacranti ed umiliazioni sono all’ordine del giorno, un vero inferno di prove che alienano Andrew dalla sua vita reale e lo costringono ad esercitarsi incessantemente fino a farsi sanguinare le mani e farsi venire i calli alle dita. Ma ben presto tutta quella fatica, il sudore, le lacrime versate per la sofferenza fisica e psicologica di non riuscire mai ad essere perfetto, di non essere mai a tempo, porteranno  a delle conseguenze estreme.

Damien Chazelle, classe 1985, ad appena 30 anni ha firmato uno dei più bei film dell’ultimo anno, finendo, a sorpresa, tra i protagonisti dell’ultima Notte degli Oscar con ben 5 nominations (miglior film, miglior attore non protagonista, miglior sonoro, miglior montaggio e miglior sceneggiatura originale) portandosi a casa due statuette. Nato a Rhode Island, cresciuto con il sogno di diventare un batterista jazz, ha dovuto posare le bacchette ma dalla sua storia ne ha tratto Whiplash.

Nel 2009 ha debuttato con Guy and Madeline on a Park Bench, altro film dedicato al jazz, ma conWhiplash ha superato se stesso trionfando prima al Sundance Film Festival ottenendo il Gran Premio della Giuria: US Dramatic, per poi arrivare sul tappeto rosso dove, anche se non ha trionfato come miglior film, ha fatto ottenere una meritatissima statuetta al grande J.K.Simmons come attore non protagonista. Il suo “maestro” Fletcher riesce a passare da confidente a violento dissacratore solo con uno sguardo. Perfetto nella sua parte anche l’altro protagonista Miles Teller già visto in film come Rabbit Hole, Footlose e Divergent.

Il film prende il titolo da un pezzo del sassofonista jazz Hank Levy. Per gli amanti della musica è sorprendente con quale precisione vengano eseguiti i pezzi musicali, scelti tra partiture meno commerciali che riescono comunque ad entrare nella mente e nell’anima dello spettatore che ne resta completamente catturato fino all’ultimo secondo.

 Giusy Giglio

DATA USCITA:  12 febbraio 2015
GENERE: Drammatico
ANNO: 2014
REGIA: Damien Chazelle
ATTORI: Miles Teller, J.K. Simmons, Paul Reiser, Melissa Benoist, Austin Stowell.
DURATA: 107 min

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