Virgilio Sieni incontra l’opera di Saramago: i corpi danzano in un’abbagliante Cecità

Suggestivo progetto di teatro-danza ideato e diretto da Virgilio Sieni, danzatore e coreografo dal prestigiosissimo percorso artistico, Cecità si ispira all’omonimo celebre romanzo del premio Nobel José Saramago che racconta di un’improvvisa e inspiegabile epidemia che colpisce una città senza nome, privando tutti gli abitanti, tranne una donna, della vista.

Completamente avvolti, avviluppati, quasi inghiottiti, da una scena bianchissima e abbagliante, come fossero immersi in un densissimo mare di latte – i personaggi del romanzo di Saramago colpiti dallo sconosciuto morbo vedono tutto bianco – i danzatori fanno esperienza dello spazio, dei propri corpi e dei corpi altrui in un’atmosfera apocalittica e irreale, efficacemente enfatizzata dalle affascinanti musiche originali di Fabrizio Cammarata.

Trascinati in quest’universo luminoso in cui il movimento si rimodula, si ridefinisce, a partire dalle contingenze epidemiche, i personaggi della pièce indagano la struttura stessa della loro esistenza: la fragilità dell’essere umano esposto alla violenza casuale del Male, all’irruzione irrazionale della paura, diventa sostanza del gesto, del passo e del suono in questa allarmata e allucinata messinscena in cui potentemente si invera il pessimismo antropologico dell’autore.

Tutti bravissimi gli interpreti di questa emozionante e singolare trasposizione di Cecità ideata da Virgilio Sieni e coprodotta dal Centro Nazionale di produzione della danza dello stesso Sieni, che si avvale peraltro delle bellissime maschere realizzate da Chiara Occhini, dei costumi e dagli elementi scenografici di Silvia Salvaggio e del suono di Mauro Forte.

Teatro Mercadante di Napoli,  replica del 03.03.2024

 

 

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