Cesare Basile

Un altro modo di fare cultura è possibile: Cesare Basile in concerto all’Auditorium Carlo e Maria Verbano

Cesare Basile
Cesare Basile

È il 26 Novembre del 2013 quando con un veloce tam tam di condivisioni e re-tweet il popolo della rete vede comparire sui propri schermi una nota a firma “Cesare Basile”, che termina con questa frase : “Ecco perché, ringraziando tutti quelli che mi hanno votatonon ritirerò la targa Tenco 2013 per il miglior album in dialetto non parteciperò alla premiazione dell’8 dicembre al Petruzzelli di Bari.”

Cosa è successo? Cosa ha portato un cantautore e produttore così apprezzato come Cesare Basile a rifiutare un riconoscimento così ambito, qual è il Premio Tenco? La risposta è semplice basta risalire di qualche riga, spostare lo sguardo sullo schermo ed andare all’inizio della nota:

Credo che un artista abbia il dovere di schierarsi piuttosto che sottrarsi ai conflitti. È l’unica regola alla quale ho cercato di essere fedele come individuo e come musicista nel corso della mia oramai lunga carriera. Viviamo da troppo tempo e con sconcertante naturalezza l’era delle tre scimmie, la viviamo adeguandoci alla goffaggine che genera complicità, paghi del piatto di minestra che la carità del Potere ritiene di assegnarci ai piedi della sua tavola. Non vedo, non sento, non parlo. Tuttalpiù faccio un salto di fianco e lascio che la cosa passi”.

Ma contro cosa sta prendendo posizione Cesare Basile? L’oggetto della sua filippica è la S.I.A.E. , importante partner del Premio Tenco, che nella persona del suo presidente, Gino Paoli, e del suo direttore generale, Gaetano Blandini, hanno preso posizione contro il Teatro Valle Occupato di Roma, realtà occupata Romana molto cara a Basile che occupa da più di 2 anni una struttura molto simile nella sua Catania. Mai come negli ultimi anni gli artisti si stanno interrogando sulla fruibilità dell’arte, sui meccanismi produttivi di quest’ultima, sul diritto d’autore, cercando di riprendersi quello spazio di onestà intellettuale che troppo spesso è asservito ai tempi della burocrazia o ai cascanti salottini delle lobby culturali. Anche Napoli si è mossa in questa direzione con esperienze di autogestione e produzione artistica come BALENA ( L’Ex Asilo Filangieri) o l’auditorium  occupato Carlo e Maria Verbano, uno spazio che i ragazzi dei movimenti Napoletani hanno occupato per organizzare i loro eventi dal basso. Che si sia pro o contro questo tipo di “occupazioni” quello che risalta e deve risaltare è la caratura della musica di Cesare Basile, artista poliedrico che ha collaborato con grandi nomi della musica internazionale come Hugo Race o John Parrish, che avremo la possibilità di ascoltare dal vivo, Sabato 1 Febbraio, non prima di un dibattito su S.I.A.E., diritto d’autore e diffusione della cultura.

Napoli – 31 Gennaio 2014

Mario Orsini

Share the Post:

Leggi anche