Nuove produzioni, riproposte e uno sguardo attento all’Europa nel nuovo programma del MET.
Un programma ricco di novità e di spunti di riflessione, quello proposto per la stagione 2014/2015 dal Teatro Metastasio di Prato, con importanti produzioni che, pur nel necessario contenimento delle spese, sono pensate per attirare un pubblico sempre più vasto ed essere riproposte con successo sui maggiori palcoscenici italiani e non solo. Una strategia che si sta rivelando vincente, come confermano le numerose tournée internazionali e gli importanti riconoscimenti, tra cui il “Golden Laurel Wreath”, prestigioso premio alla carriera che verrà consegnato al direttore artistico Paolo Magelli durante il MESS di Sarajevo. Un programma, dunque, che permette al MET di dialogare alla pari con le grandi realtà europee, ma che conferma anche la sua aspirazione a ottenere l’ambito riconoscimento di ‘Teatro Nazionale’, in aperta rivalità con il fiorentino Teatro della Pergola. Nomina che sarebbe, tra l’altro, un eccellente modo per festeggiare i cinquant’anni della riapertura della sala dopo i lavori di restauro voluti dall’amministrazione di Roberto Giovannini, nonché i quaranta dell’inaugurazione degli spazi del Fabbricone.
La stagione si aprirà a novembre con un grande ritorno, quello di Luca Ronconi, che curerà la regia di “Danza macabra” di August Strindberg nella traduzione di Roberto Alonge (5-9 novembre). Una nuova produzione del Teatro Metastasio e di Spoleto57 Festival dei 2Mondi, che saranno impegnati congiuntamente anche nella realizzazione di “Quai Ouest. Approdo di Ponente” di Bernard-Marie Koltès, proposto nella traduzione di Saverio Vertone con la regia di Paolo Magelli (11-30 novembre). Un graffiante e tragico affresco che, facendo violenza ai valori morali e politici sui quali è basata la società, annuncia la fine della nostra cultura e della nostra civiltà. Sarà invece prodotto in collaborazione con Archètipo lo spettacolo “Amuleto” dell’autore cileno Roberto Bolaño, interpretato dall’attrice Maria Paiato per la regia di Riccardo Massai (6-7 febbraio).
Si prosegue con una riproposta, quella de “La cantatrice calva” di Eugène Ionesco per la regia di Massimo Castri (6-7 dicembre) e con lo spettacolo “Furia avicola” di Rafael Spregelburd (12-14 dicembre). Protagonisti un gruppo di giovani attori: Rita Brütt, Fabrizio Lombardo, Laura Nardi, Deniz Özdogan e Amândio Pinheiro, diretti dallo stesso Spregelburd. Spiccano poi alcuni grandi nomi della scena internazionale. Oltre a due testi di Harold Pinter, “Il ritorno a casa” per la regia di Peter Stein (12-15 marzo) e “La serra” per la regia di Marco Plini (11-12 febbraio), si veda lo spettacolo del lituano Oskaras Koršunovas, alle prese con “Winter” di Jon Fosse (14-15 marzo), o il teatro musicale di Christoph Marthaler con “King size. Variazioni enarmoniche” (24-26 aprile). Presente anche Oliver Friljić, discusso esponente della nuova generazione di artisti dell’Ex Jugoslavia, che per l’occasione presenta “Natale in casa Ivanov” di Alexander Vvedenskij (18-21 dicembre).
Spazio anche ai classici del repertorio, tra cui “Otello” di Luigi Lo Cascio liberamente tratto dall’omonima tragedia di Shakespeare (2 6 febbraio-1 marzo), “La dodicesima notte” messa in scena da Carlo Cecchi (26-29 marzo)e “Tartufo” di Molière che avrà per protagonisti la collaudata coppia Eros Pagni-Tullio Solenghi (3-8 marzo). Guarda invece alla letteratura russa e in particolare a Gogol’ “Il cappotto” di Vittorio Franceschi, regia di Alessandro D’Alatri (22-25 gennaio). Interessante, poi, l’omaggio che Nanni Garella tributa a Kantor realizzando una versione de “La classe” con una compagnia di pazienti psichiatrici (5 marzo).
Per il programma completo: www.metastasio.it
Lorena Vallieri