Cristina Donà, una delle voci femminili più ammalianti del cantautorato italiano

L’incantautrice lombarda ritorna sul palco fiorentino il 22 ottobre nell’accattivante location della Sala Vanni con un inconsueto concerto – storytelling che racconterà il suo nuovo album.

01L’avevamo lasciata proprio quest’estate sul palco dell’anfiteatro romano del Festival dell’Estate Fiesolana, dove da straordinaria special guest ha affiancato i Nem con la sua presenza scenica elegante e mai ingombrante, folgorando il pubblico con l’Opera rock per eccellenza, Tommy / The Who. Ma a pochi mesi di distanza Cristina Donà ritorna a Firenze per presentare il suo nuovo album, “Così vicini”, accompagnata dal musicista e produttore Saverio Lanza. Ad accoglierla stavolta un’atmosfera tutta esclusiva, sicuramente una delle sale da concerti più seducente della città, che deve il nome al pittore fiorentino Giovan Battista Vanni, la cui nota raffigurazione, “Cena di Cristo in casa del Fariseo”, decora le pareti dell’ambiente circostante. Collocata all’interno dell’agglomerato monumentale della Basilica di Santa Maria del Carmine, la Sala Vanni si apre nel cortile seicentesco della chiesa, lo stesso che permette l’ingresso alla cappella Brancacci, memoria storica degli affreschi di Masaccio e Masolino. Oggi questo meraviglioso auditorium ospita la sede del Musicus Concentus e con i suoi 192 posti a sedere regala ai visitatori un’unione diretta con la musica e gli artisti che lo popolano, un punto di raccolta prezioso per tutti gli amanti delle avanguardie musicali italiane ed internazionali.

CristinaDonaE non poteva che essere un’artista poliedrica e rivoluzionaria come la Donà a impreziosire questo raro habitat, con la sua personalità forte e decisa, una donna completa dalle mille sfumature con molto da dire e poco da nascondere. Una voce profonda ed intensa la sua, un timbro mai ridondante, delicato e tenero. “Ho visto solo stelle buone” cantava Cristina nel 1997 con il suo primo album “Tregua”, un’autrice che da subito è riuscita ad incantare e stupire, a far breccia nelle casse dei suoi fan con parole che si vestono di un garbo ricercato e narrano di cose semplici, quadri nostalgici che rievocano esistenze vissute con la mente e i muscoli senza sprecare nemmeno un pensiero o un battito. Ne è testimone il suo nuovo disco, “Così vicini”, come lei stessa lo ha definito una vera e propria “spremitura di sé”, dove ogni brano rappresenta il desiderio impellente di sperimentare una confidenza più intima e familiare con la nostra realtà confinante, un bisogno primordiale dentro il tempo e lo spazio che viviamo che contraddistingue l’album fin dalle prime note. Un eco remoto vissuto in un’epoca lontana che oggi sembra sfuggire di mano, troppo presi dalle mille giostre volanti di questa nostra corsa, dove forse manca ancora il giusto impeto per rilanciarsi e superarsi.

8051411740087Dopo quattro anni dal suo ultimo lavoro “Torno a casa a piedi”, molto celebrato dagli appassionati e dalla critica, la Donà non tradisce e pur non “credendo nei miracoli”, così stornellava nel 2011, ancora convince ed affascina. Una misteriosa rivelazione la pubblicazione della scaletta del suo nuovo album, scelta curiosa dettata dalla folle passione per questo suo mestiere che recita a soggetto, dove ha promesso a suoi cari followers di Facebook e Twitter due titoli al giorno, non di più, precisamente uno alle 14:00 e uno alle 19:00, ricetta interamente consigliata dal medico stando a sentire l’interessata. Il suo è un faticoso e gioioso cammino artistico che l’ha vista fin dai primi anni Novanta protagonista delle classifiche musicali italiane e all’estero, delineando una nuova era del rock di stampo mediterraneo. Sempre pronta a sperimentare nuovi suoni e nuove idee, disposta a rischiare reinventandosi adagio, carica di un’energia introspettiva che l’ha portata negli anni a volare via dal suo “nido”, per approdare verso note e parole più mature, con date e concerti unici e singolari nel loro genere e un’affabile e premurosa padrona di casa pronta ad accoglierti e farti spazio nella sua magica dimensione. Dopotutto è ormai risaputo: “Chi ha già provato le ortiche, riconosce la seta”! E’ questo uno dei suoi instancabili motti, diventato celebre e cantato dai fan più affezionati.

La Donà è così, uno spirito libero, carico di speranza ed ottimismo. Appare subito un turbinio di spontaneità e spensieratezza con i suoi  tanti inchini e ringraziamenti immancabili, i suoi bizzarri oggetti di scena, la sua estrema esultanza nel riempire il palco che la ospita, le sue innumerevoli improvvisazioni che mai tralasciano la profonda stima per la sua band e i suoi collaboratori, l’amore per la musica e per gli incontri con il suo pubblico, vero protagonista della sua umile arte, che non si risparmia di coinvolgere ed accontentare con i suoi incessanti giochi sonori. Non c’è un intento preciso se non farsi travolgere dal momento e dalla frenesia che la sua voce e i suoi strumenti contagiano, dall’immaginazione e la fantasia che le sue serate regalano, perché a volte basta veramente poco per  “riordinare il mondo e sentire il sole”.

Mara Marchi

Mercoledì 22 ottobre 2014 ore 21- Sala Vanni – Piazza del Carmine 19 – Firenze

Per info: http://www.lndf.it/
Cell: Musicus Concentus – 055 287347
Mail: musicus@dada.it

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