Se la morte ti fa ridere (e non solo): torna con E.G.O. Extreme Game Over il sodalizio di successo tra Balducci e Lamberti.

Dopo i successi di Allegro, non troppo e Fake, torna con E.G.O. Extreme Game Over il sodalizio artistico di successo formato da Lorenzo Balducci, attore sempre più popolare anche sul web per i suoi incredibili lipsynch, e Mariano Lamberti, regista che si divide ormai tra il teatro, il cinema e la pubblicazione di romanzi e raccolte di poesia.

La formula di questa messinscena ricalca quella dei precedenti successi: l’impostazione da stand-up comedy che incontra la solida drammaturgia firmata da Lamberti con Riccardo Pechini, la puntuale e calibrata regia di Lamberti e la grande bravura dell’interprete, Lorenzo Balducci, che sarebbe davvero riduttivo limitare al ruolo di stand-up comedian.

A farci sorridere e pensare, stavolta, è un argomento decisamente scomodo e impegnativo, cioè la morte, e così Lorenzo Balducci, con la sua consueta capacità di intrecciare temperature emotive molto diverse tra loro, trascorrendo con naturalezza ed empatia da momenti più leggeri ad altri più intensi e perfino commoventi, attraversando peraltro in maniera asciutta e sincera anche dolorosi frammenti di vissuto personale, ci accompagna in quest’inattesa esplorazione della nostra finitezza, focalizzando l’attenzione su quell’ultima stazione che è senza dubbio motivo di strazio e prostrazione per ogni essere umano.

Nell’investigare la morte, nell’indurci a ridere delle manie che spesso contraddistinguono la relazione che abbiamo col tempo che scorre e con l’inevitabile invecchiamento, passando in rassegna – ad esempio – l’ossessione per la chirurgia estetica volta al ringiovanimento o le dipendenze, sia sessuali che “chimiche”, con cui l’individuo prova invano a superare il tormento e il terrore della propria mortalità, Balducci suggerisce, con scanzonata ironia, nuovi possibili orizzonti di senso, esorcizzando l’ineluttabile e ridimensionando l’ego dell’essere umano che non accetta l’incontrovertibile sentenza di quella democratica “livella” che fa irruzione senza alcun preavviso nella vita di tutti.

Infine, gli appassionati dei folli e divertentissimi lipsynch di Balducci, che fanno da corredo anche a questa messinscena, avranno un motivo in più per vedere questo nuovo progetto teatrale del loro bravissimo beniamino.

Teatro Sannazaro di Napoli, replica del 22.03.2024

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