“Pittura R, 2015 -101 Elementi. I”, un nuovo sipario d’artista

Pino Pinelli realizza l’opera per il Teatro Obihall di Firenze, «la più grande che abbia mai realizzato».

pinopinelli2Pino Pinelli è il “primo attore”, anzi è l’artista protagonista di questa nuova storia firmata Obihall. Catanese, settantotto anni, uno dei principali esponenti della pittura analitica italiana, si fa spazio in quella che ormai è diventata la tradizione del teatro di via Fabrizio De André. A “salire” sul palcoscenico fiorentino è “Pittura R, 2015 -101 Elementi. I”, un vero e proprio sipario d’autore che fa dell’essenza rappresentativa il proprio elemento distintivo. Il tessuto scelto è sempre il velluto, quasi come il teatro non potesse poi davvero scindersi, neanche nella contemporaneità, da un connotato che ne delinea i tratti, le caratteristiche. La rottura sta un po’ nella scelta del colore, il bianco, su cui il Pinelli decide di inserire degli elementi di raso rosso. Questi pseudo specchi di tante maiuscole gamma o più semplicemente di una serie, limitata, di “L” rovesciate, disegnano qualcosa che ricorda, per una certa “strozzatura” centrale, due dischi adiacenti o più semplicemente un vago simbolo dell’infinito.

È un po’ questa, al di là delle diverse, quanto creative, interpretazioni artistiche, l’opera che va ad aggiungersi alla collezione d’arte contemporanea di cui già i sipari di Aldo Mondini, Carla Accardi, Getulio Alviani, Mimmo Paladino e Nicola De Maria fanno parte. Questo è infatti l’ultimo dei lavori che rientrano nel progetto inaugurato nel 2005 con “Applausi”, seguito, due anni dopo, da “Rossoro”, poi da “Permutabile negativopositivo” (2009), “Attori” (2012)  e, per il 2015, “Musica colorata dai sogni” . Il nuovo sipario di Pino Pinelli si è aperto per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Obihall la mattina del 9 marzo, giorno in cui è stato ufficialmente inaugurato. Oltre all’artista, alla presentazione dell’opera d’arte erano presenti Santo Ficara (gallerista), Claudio Bertini e Massimo Gramigni, promotore del progetto “Palcoscenico Verticale (Sipario d’artista)”, oltre che membro dell’Associazione Amici della Contemporaneità Teatrale. “Pittura R, 2015 -101 Elementi. I”, per la monocromaticità e per la scelta di aver voluto ancora una volta inserire – o meglio disseminare – simboli quasi astratti che sono per lo più frammenti compositivi, rientra a pieno titolo nei lavori che hanno caratterizzato gli oltre quarant’anni di carriera artistica di Pino Pinelli. Un’arte, la sua, fatta di geometrie e colori che vengono restituiti e portati alla sua forma più pura, in cui la parete è sempre stata la miglior tela in cui far prendere forma delle autentiche installazioni di richiamo mondrianiano. Forse è questo il motivo per cui Pinelli non ha avuto difficoltà a lavorare su grandi metrature come quelle di un sipario.

A pensarci bene – e il sapore è quasi quello di una retorica affermazione – il teatro non può e non deve essere qualcosa di diverso da quello che ci immaginiamo: il custode di tante, diverse ma soprattutto irriproducibili opere d’arte. Ognuna delle diverse esperienze artistiche che riesce a contenere non fanno che caratterizzarlo, renderlo universalmente… unico, proprio come il dipinto di pittore.

Laura Sciortino

Share the Post:

Leggi anche