“Pinocchio” è un corpo che si fa legno

Il risveglio dal coma al centro dello spettacolo presentato da Babilonia Teatri e Gli amici di Luca al Teatro Cantiere Florida.

Un corpo che si fa pesante e diviene ostacolo al fluire della vita. Un doloroso risveglio dove, come Pinocchio, ci si scopre diversi da sé. E dove ieri è un futuro da ricostruire, fili invisibili di un’esistenza da riannodare. Ieri è una memoria cancellata. Sono affetti da recuperare. È la difficoltà di lasciare il passato e abbandonarsi a un nuovo futuro. Ieri è “Pinocchio” di Babilonia Teatri, andato in scena al Teatro Cantiere Florida di Firenze: non un generico racconto sull’esperienza del risveglio dal coma, ma la verità di esistenze umane colte nella loro soggettività e narrate attraverso un perfetto meccanismo drammaturgico. Grazie anche alla collaborazione con Gli amici di Luca, la compagnia teatrale nata nel 2003 dall’omonima associazione di volontariato e costituita da persone con esiti di coma che hanno intrapreso un percorso terapeutico di recupero.

Pinocchio_Marco Caselli Nirmal 1Entrando in teatro il palcoscenico appare vuoto e buio, solo un fascio di luce illumina un attore scalzo (il Mangiafuoco Luca Scotton) che indossa un paio di pantaloncini e un lungo, riconoscibile naso. Intanto, sulle note della “Lettera a Pinocchio” di Johnny Dorelli, arrivano dalla platea Paolo Facchini, Luigi Ferrarini e Riccardo Sielli che, con difficoltà, prendono posto sul palcoscenico. Tutti e tre hanno avuto un’esperienza più o meno lunga di coma e ne conservano nel corpo le tracce. Posti frontalmente rispetto al pubblico, anche loro a torso nudo, sono intervistati da una voce fuori campo (il Grillo parlante Enrico Castellani) che, entrando e uscendo dalla storia di Pinocchio, li interroga sulle loro vere identità e sui loro stati d’animo, facendogli anche rivivere gli incidenti che li hanno portati al coma.

Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, autori/registi dello spettacolo, hanno sfruttato abilmente le suggestioni offerte dall’opera di Collodi per creare un percorso di riflessione sulla fragilità e sulla forza della vita. E lo hanno fanno con profondità e ironia, regalando anche momenti di sincere risate, nonostante la delicatezza delle tematiche affrontate. Non solo. All’apparente semplicità teatrale corrisponde un ammirevole equilibrio poetico che fa percepire anche al pubblico l’energia esuberante e incontenibile dei protagonisti, una vitalità che chiede di avere libero sfogo, ma che si scontra con la pesantezza del corpo e le difficoltà di movimento e parola. Senza mai cadere nel rischio, sempre in agguato, di facili pietismi. E proprio qua sta la forza dello spettacolo. Un teatro, dunque, ad altissimo impatto comunicativo che ci mostra il dolore e la disabilità senza retorica, ma in tutta la loro autenticità. Anche se, non va dimenticato, un’autenticità mediata dalla finzione teatrale. Il confine tra verità e bugia è sottile, proprio come in “Pinocchio”.

Firenze – Teatro Cantiere Florida, 12 aprile 2015

Lorena Vallieri

PINOCCHIO – Babilonia Teatri / Gli amici di Luca; di: Valeria Raimondi ed Enrico Castellani; collaborazione artistica: Stefano Masotti e Vincenzo Todesco; scene, costumi, luci e audio: Babilonia Teatri; organizzazione: Babilonia Teatri e BaGS Entertainement; grafiche: Franciu; produzione: Babilonia Teatri in collaborazione con Operaestate Festival Veneto con il contributo di Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna; patrocinio: Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Interpreti: Enrico Castellani, Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli, Luca Scotton.

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