“Pelle d’uomo”, una donna nei panni di un uomo

“Pelle d’uomo” è una favola contro l’omofobia

Ambientata in un periodo storico lontano a cui siamo spaventosamente vicini.

pelle d'uomo
pelle d’uomo copertina

Bianca è una giovane ragazza piena di brio e di vitalità, forse molto diversa dalle coetanee e dalle altre donne del suo tempo.

Ci troviamo infatti nel Rinascimento, un momento storico in cui le donne non avevano grandi pretese e grande influenza.

Giovanni è il suo promesso sposo, un giovane che rispecchia i canoni del tempo ma custodisce un personalissimo segreto.

Un segreto è legato anche da generazioni alla famiglia di Bianca, un tesoro prezioso che salterà fuori proprio prima delle nozze.

In uno scrigno misterioso infatti è custodita una pelle d’uomo, una speciale veste che permette ad una donna di diventare ufficialmente uomo.

Bianca indossa questo particolarissimo accessorio e si trasforma magicamente in Lorenzo.

Quale migliore occasione per poter stringere contatti con Giovanni, suo promesso sposto ma ufficialmente un uomo sconosciuto?

Questa è la trama di base di “Pelle d’uomo”, recentissimo lavoro pubblicato da Bao Publishing.

Non si tratta solamente di una storia fantastica, ma di uno spaccato del tempo che ricorda molto da vicino fatti che ci riguardano.

Il fratello di Bianca infatti sarà il principale detrattore di malizie e desideri, nelle sue vesti sacerdotali.

Un clima di omofobia e repressione a 360° che imporrà lotte civili e tanti problemi.

Non c’è solo la storia d’amore sui generis che si incrocia tra i personaggi di “Pelle d’uomo” a far da sfondo alla vicenda narrata.

pelle d'uomo
pelle d’uomo retro

Il lavoro di Hubert Zanzim infatti vuole focalizzare l’attenzione sui problemi del tempo, così vicini a quelli attuali.

La sola idea che una donna possa avere desiderio e che un uomo possa guardare con cupidigia un altro uomo sono concetti assurdi per l’epoca.

Ma quanto differisce tutto questo da quello che stiamo vivendo anche nel contesto attuale?

Quanto di “Pelle d’uomo” è possibile ritrovare anche nei fatti di cronaca che purtroppo leggiamo costantemente tra i titoli dei giornali?

La bellissima opera di Zanzim, pur raccontando dei tempi piuttosto seri, riesce ad essere scorrevole e piacevolissima.

Il ritmo con cui si legge questo graphic novel è infatti fluido e coinvolgente senza essere mai rigido.

I disegni con caratteristiche allo stesso tempo poetiche e a tratti spiritose risultano perfettamente coerenti col mood che si vuole dare all’opera.

Pelle d’uomo” potrebbe essere uno spaccato della vita del tempo, coniugata con elementi fantastici.

Ma al tempo stesso anche un’occasione di riflessione sugli errori passati che sarebbe meglio non commettere mai più.

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