NTFI 2015 – “Malacqua”, dal testo alla scena: un’apocalisse fallita.

Diciamolo subito: se l’obiettivo di questa trasposizione per la scena del romanzo Malacqua di Nicola Pugliese, era la possibilità di amplificare, in virtù della coralità drammaturgica, il senso dell’attesa e della suspance irrazionale che già caratterizzavano il libro, allora l’operazione è decisamente fallita.Se è vero che il romanzo Malacqua di Nicola Pugliese, riconsiderato dalla critica negli ultimi anni, dopo la morte dell’autore, già proponeva una narrazione sofisticata negli intenti e non sempre convincente negli esiti narrativi, allora la sua trasposizione scenica, realizzata dal fratello Armando, poteva essere l’occasione per consegnare maggiore complessità plastica ai personaggi della storia e alle loro relazioni. Insomma, la messinscena poteva essere in qualche modo funzionale a rivitalizzare il romanzo. Renderlo più contemporaneo e più moderno. Liberarlo da una lettura “a chiave” ormai datata e di maniera.

Invece no. Una regia didascalica e sostanzialmente scolastica organizza una trasposizione scenica ordinata e pulita ma assolutamente priva di qualsiasi motivo d’interesse. Tutto prevedibile: dai movimenti alle dinamiche narrative, dall’interpretazione degli attori alle trovate sceniche. Perfino la pioggia torrenziale che scorre sulla tela in proscenio non evoca alcuna immagine né di catastrofe né di catarsi. L’acqua che scorre non sembra neppure malacqua e al termine dello spettacolo applausi sì ma senza troppa voglia.

Ironia, urlo, disperazione, paura, violenza, sofferenza, condanna: della lettura apocalittica della modernità metropolitana presente nel romanzo, non resta che qualche sbiadita rifrazione. Ma è tutto come intorpidito, esangue, meccanico. Se il pregio del romanzo di Nicola Pugliese era una certa originalità d’ispirazione, la trasposizione sulla scena neutralizza anche quella. Anche il male presunto o concreto, adombrato nelle pagine del libro, qui, sulla scena, sparisce e, sparita la malacqua, resta davvero poco, troppo poco, che dia a questo lavoro la dignità che pure avrebbe meritato.

Claudio Finelli

MALACQUA di  NICOLA PUGLIESE
REGIA ARMANDO PUGLIESE
MUSICHE NICOLA PIOVANI
SCENE ANDREA TADDEI
COSTUMI SILVIA POLIDORI
PRODUZIONE TEATRO DELLA CITTÀ DI CATANIA

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