“Nozze di sangue” di Gianmarco Cesario
La sconvolgente attualità di Lorca

Fino a domenica 27, al Teatro Tram di Napoli, sarà di scena “Nozze di sangue”, dramma teatrale di Federico Garcia Lorca adattato e diretto da Gianmarco Cesario. Un’occasione ghiottissima per godersi un testo che, come tutti i capolavori, non perde un grammo di credibilità neppure novant’anni dopo il suo apparire sulle scene.

Sessismo, limitazioni alla libertà personale, clima opprimente e repressivo non erano estranei al poeta e drammaturgo spagnolo, destinato a una tragica fine appena tre anni dopo il debutto dell’opera. E in questo matrimonio dai pessimi presagi vive tutta la cupa visione del mondo di Lorca, cui Cesario aggiunge pathos ed echi sinistri sottraendo nomi e persino sesso ai suoi personaggi.

Ed ecco dunque, nei panni di una mater dolorosa di lancinante, asciutto dolore, un impeccabile Pietro Juliano, supportato da un corollario di giovani estremamente interessanti, da un Leonardo Di Costanzo sempre più a fuoco, fino al promettente Guido Di Geronimo. Due le ragazze in scena, l’intensa Germana Di Marino e le danzatrici Adriana Napolitano e Ilaria Leone, ad alternarsi nelle repliche.

Quattro attori che fanno per otto, facendo snodare la trama senza affanni, dando respiro al racconto e ottimizzando al meglio il senso dell’opera, per una sintesi complicata ma ben risolta dalla salda mano registica.

Belli i costumi di Melissa Di Vincenzo, capaci di togliere collocazione temporale alla vicenda, ed efficaci le musiche di Pasquale Rocco.

Per scoprire, o riscoprire, un testo fondamentale e un autore di fondamentale importanza per la storia del ‘900, questa è l’occasione perfetta.

A.M.

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