Domenica 18 agosto 2024, ore 21
Castello di Savoia di Lucania (PZ)
LA FORESTIERA
La vita leggendaria di Clelia Zacconi
Fine ‘800, un’attrice emiliana capita a Savoia di Lucania e ci resta per sempre, per amore. E un intero paese diventa palcoscenico.
Da un’idea di Rosalinda Cancro
Scritto e diretto da Antonio Mocciola
Con Valeria Bertani nel ruolo di Clelia Zacconi
Graziano Purgante, Vincenzo Vecchione e la partecipazione di Giovanni Marino
anteprima a cura di Francesco Romano
Danze di Clelia, Rossana e Valentina
Nel 1892, al seguito della compagnia attoriale gestita dal fratellastro Ermete Zacconi, destinato a diventare una star del teatro, una ragazza diciassettenne piomba come una stella cadente su un piccolo paese lucano, da un anno nell’occhio del ciclone per aver dato i natali a Giovanni Passannante, attentatore di Re Umberto I.
Quel che la giovane Clelia trova é un paese devastato dalle rappresaglie governative, che per punire un’intera comunità, rastrellano i parenti di Passannante, internandoli in manicomio per prossimità al reo, e ne cambiano persino il nome: da Salvia a Savoia, a eterno disdoro. Eppure, Clelia decide di non partirsene più, dando al fratello-mentore uno schiaffo morale lui che non le perdonerà più. Ha scelto l’amore, quello per il possidente locale Rocco Maria Turco.
Ripartita senza di lei la compagnia teatrale, Clelia Zacconi non mette da parte l’arte, anzi. Coinvolge i giovani del luogo, innamorati del teatro da spettatori, portandoli sul palco, e regalando momenti di spensieratezza in mezzo agli orrori della prima guerra mondiale incombente, e agli eterni morsi della fame.
Ermete Zacconi, nel frattempo, sarà maestro d’Arte (e soprattutto di arte mimica) di Vittorio Gassman, e nonno materno di sua moglie Nora Ricci, futura madre di Paola Gassman, recentemente scomparsa.
Da Savoia di Lucania, Clelia non ripartirà mai più, generando cinque figli, numerosi nipoti e una pronipote, Rosalinda, che fa appena in tempo a conoscerla prima che l’attrice scompaia, a 79 anni, nel 1954. Sarà la stessa Rosalinda a voler ricordare l’amata bisnonna, in uno spettacolo affidato alle mani di Antonio Mocciola, già autore di “Occhi delinquenti – Dimenticate Passannante”, messo in scena il 2 giugno 2023 al Castello del comune lucano, lo stesso posto dove prenderà vita “La forestiera” la sera del 18 agosto 2024.
“La forestiera” é ambientato nel 1901, quando la giovane emiliana, impersonata da un’attrice e cantante anch’essa reggiana doc, Valeria Bertani, ha appena compiuto 30 anni.
Clelia porterà al successo due giovani salviani, Leonardo (interpretato da Graziano Purgante) e Martino (Vincenzo Vecchione), l’uno tenacemente anti-monarchico, idealista legato al nome di Passannante, l’altro completamente schierato per la monarchia. Ma un misterioso carabiniere (Giovanni Marino, salviano doc) farà saltare i giochi.
Sullo sfondo – ma neanche tanto – la comunità di Salvia/Savoia (dal doppio nome proprio come Clelia, nata Flavia), spaccata dal caso-Passannante, le cui ferite non sono ancora rimarginate, e scossa dall’omicidio di Umberto I, per mano di Gaetano Bresci. La storia corre parallela, e la sua eco rimbalza tra i monti del paese, da anni vero e proprio “caso internazionale”.
Siamo nel 1901. Gli anni della riscossa sono ancora lontanissimi. Ma una giovane donna reggiana, forestiera solo di nascita e lucana di adesione e formazione, aveva già gettato i semi di una nuova, bellissima pianta: quella dell’Arte.