Mercoledì 23 settembre alla Feltrinelli Red di piazza della Repubblica, il maestro Roberto Cacciapaglia ha presentato il nuovo album nato in occasione dell’esposizione universale di Milano.
«La musica può essere un veicolo di comunicazione che passa attraverso il caos quotidiano». Alla Feltrinelli di Firenze, Roberto Cacciapaglia ha presentato il nuovo album “Tree of Life” (uscito il 26 maggio proprio in occasione dell’inaugurazione di EXPO ) attraverso il linguaggio di un musicista che riesce a parlare di sé non solo con le parole, ma soprattutto sfruttando il “mezzo” della sua arte: la voce del proprio pianoforte. Al fianco del grande compositore italiano è intervenuto Alessandro Michelucci, noto critico musicale che ha voluto soprattutto raccontare i grandi risultati di quella che è, fuori da ogni dubbio, un’eccellenza tutta italiana.
L’ultimo capolavoro discografico del grande Cacciapaglia contiene il brano di 12.40 minuti dedicato allo spettacolo che ogni sera illumina L’Albero della Vita, la struttura alta 37 metri al centro di Lake Arena simbolo di questa edizione dell’esposizione universale. Sono sei in tutto le tracce che compongono la colonna sonora dello spettacolo italiano all’Expo al fianco delle quali, proprio in linea con l’idea stessa con cui è nata la “Tree of life suite”, vengono riproposti altri dieci precedenti lavori, per un totale di sedici pezzi di approccio a una precisa concezione di musica. Il lavoro del compositore milanese infatti si concentra su quelli che sono i diversi linguaggi accostabili al pianoforte, con particolare attenzione al suono, più che all’associazione di un certo significato alle composizioni. Quasi come se l’obiettivo per Cacciapaglia fosse appunto proporre qualcosa di “neutrale” per il solo fatto di sviluppare componimenti liberi da schemi troppi rigidi, che possono invece nascere solamente da un’emozione, una qualsiasi.
La concezione di uno sviluppo legato al consolidarsi di una propria, singolare musicalità, basta per comprendere come è nato “Tree of life suite”: non tanto per l’eccezionalità dell’evento EXPO, quanto per la simbologia legata appunto all’Albero della Vita ovvero alle sensazioni che quell’immagine è stata in grado di ispirare. L’albero non rappresenta solo una certa struttura, ma è l’icona attraverso cui è possibile concentrare almeno tre significati dell’esistenza: le radici rimandano alla consapevolezza di essere legati alla natura, il tronco descrive il punto di massimo sostegno – ciò che la grande Martha Graham ritrovava appunto nella spina dorsale- e infine i rami che nel loro espandersi, sono un po’ la metafora del futuro.
La Royal Philharmonic Orchestra, la Dubai Philarmonic Orchestra e Milano Classica hanno contributo alla realizzazione del brano che dà il nome all’album, il che significa che “Tree of life suite” si compie non col solo pianoforte, ma insieme ad un intero corpus di suonatori a cui oltretutto vengono accostati dei veri e propri rumori prodotti dalla tecnologia, quindi dalla strumentazione elettronica, a contrasto ancora con l’ormai consolidata impronta “cacciapagliana” di inserire un soprano a rendere il tutto ancora più articolato. Questo elemento si ritrova nella traccia “Figlia del cielo” (n. 5) ricavata dall’album “Incontri con l’anima” del 2005 parte integrante della suite per Expo, in cui la voce che dirige con femminile sensibilità è quella di Nuria Rial, particolarità che si ritrova anche in “Floating” tratto da “Quarto tempo” del 2007 e in “The Future” (“Alphabet” – 2014) di cui per altro il maestro ne ha offerto una testimonianza in diretta, suonandola per il pubblico della Feltrinelli.
L’ultimo lavoro del maestro Cacciapaglia è quasi un concentrato delle migliori emozioni che si innescano con i brani che lui ha deciso di riunire proprio qui, in “Tree of Life”. Non bisogna pensare quindi né che la suite per L’Albero della Vita sia la colonna sonora di EXPO 2015, né tantomeno che questo album sia solamente dedicato al pezzo che illumina lo spettacolo delle fontane ogni sera a Milano, ma che esistono tanti significati che hanno ispirato e reso possibile una «musica che non ha bisogno di tante parole».
Firenze – RED Feltrinelli, 23 settembre 2015
Laura Sciortino
TREE OF LIFE – Tracks written and produced by: Roberto Cacciapaglia; co-production: Gianpiero Dionigi; Addictional Production: Marco Zangirolami; ALBERO DELLA VITA – concept by: Marco Balich; Concept and design by: marco Balich, Studio Gioforma; Project by: Balich Worldwide Shows; Graphic Design: Francesca Martinazzo.