“La notte blu del tram”
la favola dark di Pino Carbone

L’eredità artistica di Giuseppe Patroni Griffi è delicata e preziosa, materiale difficile, da maneggiare con cura. Pino Carbone, come sempre, sa raccogliere le sfide e porta al Ridotto del Mercadante di Napoli “La notte blu del tram”, torbida storia di pedofilia vissuta da un pre-adolescente alla scoperta del sesso e degli orrori del mondo. La scenografia claustrofobica di Luigi Ferrigno è cornice e allo stesso tempo quadro dello spettacolo, potente evocatrice di un vagone di tram, e dei meandri della mente. Nel ruolo del ragazzino, Francesca De Nicolais, spesso musa del regista, conferma la sua smagliante indole interpretativa, in una recitazione ora serrata ora piegata e vinta, trovando ottima sponda nell’apparente, serafica impassibilità del suo aguzzino, cui Giovanni Del Monte sa regalare luci sinistre ed inquietanti bagliori. La favola dark di Pino Carbone avrebbe potuto anche estendersi in lunghezza, ma forse avrebbe tolto la fulminea intensità del testo. E allora è anche giusto restare un po’ spiazzati di fronte a un allestimento allucinato e coinvolgente, grazie anche alle istallazioni di Luca Carbone, sempre molto efficaci, e alle belle musiche di Marco Messina. Un teatro che non chiede scusa di esistere, impudico e impavido, destinato a dividere. E a farsi ricordare. Difficile chiedere di più.
Antonio Mocciola

Share the Post:

Leggi anche