La clownterapia con “Fondazione Sorrisi onlus”
e il dolore diventa un po’ più lieve

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“Fondazione Sorrisi onlus”: basta la parola. La fondazione partenopea, nata per dare un sorriso ai bambini malati attraverso spettacoli clowneschi compie 4 anni (e stata fondata nel 2010) e si segnala come una delle associazioni più meritorie sul territorio nazionale. Ne parliamo col presidente Davide Dell’Aquila, napoletano doc. “Siamo nati con lo scopo di aiutare le classi sociali più disagiate – afferma – come minori ed anziani, o famiglie in difficoltà. La nostra mansione principale è la clownterapia. L’idea mi venne in un periodo in cui mi trovavo a Bilbao, in Spagna. Ero andato a trovare il figlio di un amico nel reparto pediatrico, e vidi in azione i clown. Tornato a casa, cercai associazioni di questo genere, e resomi conto che non esistevano, ne ho fondata una da zero, assieme a mio fratello ed alla mia ragazza di allora”. Generosa è stata la corsa alla raccolta fondi… “Devo dire grazie a tante persone, da Alessandro Bolide a Teresa Del Vecchio, da Biagio Izzo a Sal Da Vinci, da Nello Iorio a Peppe Iodice, fino ad Alessandro Siani. Hanno tutti sposato la nostra causa”. Nel frattempo sei diventato tu stesso clown: “Ho frequentato tre corsi di clownterapia, tra cui uno a Milano, dove ad un seminario conobbi Patch Adams, che ha inventato in America il movimento, da cui il celebre film con Robin Williams”. Come si muove la Fondazione Sorrisi Onlus? “Siamo venti, ci dividiamo in vari ospedali, ed ora ci stiamo anche espandendo in cardiochirurgia. Abbiamo protocolli d’intesa con il Santobono, il Pausyllipon, il Santa Maria dell’Olmo di Cava de’Tirreni e presto sbarcheremo anche a Marcianise. Ci trovate al sito www.fondazionesorrisi.it e all’indirizzo mail info@fondazionesorrisi.it.”. Come si svolge l’incontro coi piccoli pazienti? “Cerchiamo di distrarli, e spesso ci riusciamo. Ci rechiamo nel loro reparto, se sono allettati, oppure li chiamiamo in ludoteca. Ci muoviamo in quattro, minimo. Proponiamo animazione con marionette, ballon-art, giochi di gruppo, consegniamo regalini, tutto a carico nostro ovviamente. Ci trucchiamo il meno possibile, alcuni hanno paura dei clown. I nostri abiti però sono molto colorati. Ci sono studi che confermano che ridere fa bene, aumenta l’emoglobina”.

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Associazione anche familiare: “In effetti Francesco, mio fratello, è vice-presidente. Siamo un gruppo coeso, di volontari, e abbiamo un affiatamento incredibile”. Come ti presenti ai bambini? “Il mio nome d’arte è Spiringuacchio. Sono sempre stato vispo, allegro, solare. Cresciuto in un quartiere difficile, Sangiovanniello, ho avuto un passato burrascoso. Ho fatto i miei errori, ho commesso delle sciocchezze, che sono state altrettante lezioni di vita.  Ma ora ho capito che vedere sorridere un bambino, ed io sono padre, è la più grande soddisfazione”. Progetti futuri? “Una clownbulanza, ovvero una autombulanza a misura di bambino, coi personaggi dei cartoni animati, e una ludoteca mobile. Chi ci volesse aiutare può farlo con donazioni, come il cinque per mille, o contattandoci alla nostra mail. Noi ci autofinanziamo, e dunque ogni gesto, anche minimo, è ben accetto”. Infine, una chicca: “Pochi mesi fa l’Associazione ha girato un corto, “La terapia del comico”, con Rosa Miranda, Saida del Sol, Arcangelo Pastore, Pino Maddaloni e Massimiliano Rosolino, prodotto da Vabesanuga Film. Vogliamo fare conoscere la nostra attività in tutti i modi, spesso giriamo per i teatri, per le strade, con i nostri banchetti, disponibili a farci conoscere, a spiegare cosa facciamo. Tutti i mezzi sono buoni per la causa”. E sorride, Davide. Perchè ha imparato che la cura del sorriso è la più bella, la più pura che ci sia.

                                                                                                                                                                                                                              Antonio Mocciola

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