“KNOCK, ovvero il trionfo della medicina”: consultazioni, trattamenti e altri rimedi

La Compagnia delle Seggiole in scena all’Anfiteatro di Anatomia Umana di Careggi con una commedia dissacrante sull’arte clinica.

Dal IV secolo a.C. un medico, prima di accingersi a praticare la sua scienza, consapevole della solennità del compio e dell’impegno che assume, deve rigorosamente dare la sua parola “di esercitare la professione in libertà e indipendenza di giudizio, di perseguire la difesa della vita nonché la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo, e di astenersi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico”. In breve questo il ‘Giuramento di Ippocrate’, che rivoluzionò la medicina dandole nuova anima con il suo noto Corpus Hippocraticum. Un’eredità importante da amministrare che richiede non solo ingegnosa competenza, ma anche smisurata dedizione. E’ quello che non sembra mancare a un certo Dottor Knock, almeno di primo acchito, debuttante professionista clinico da appena cinque anni, uomo ‹‹di grande intuito e corretto sentimento medico››. Un personaggio dalla personalità eccentrica e onnipotente, abilmente descritto nell’opera teatrale “Knock, ovvero il trionfo della medicina” di Jules Romains del 1923, messa in scena nei quattro anni a seguire dall’uscita della sua stesura per bene 1400 volte. Un soggetto curioso riproposto all’Anfiteatro di Anatomia Umana di Careggi dalla Compagnia delle Seggiole, che ha ben saputo rispolverare questa pièce dandole slancio e carattere.

La loro costituzione risale al 1999, dall’incontro di attori provenienti da città toscane e formazioni diverse, con l’intento di preservare un impianto classico del teatro, visto dalla compagnia come luogo di fruizione della ‘parola’. Un interesse particolare è riservato al pubblico, da qui l’esigenza costante di rendere tutti i loro spettacoli adatti ai più svariati spettatori. In quest’ultimo lavoro, emerge un testo lineare, fedele al romanzo originale e curato nella forma. Una storia brillante e sempre attuale, nonostante i novantadue anni passati dalla prima pubblicazione, che vede calcare le scene un irriverente dottore, nuovo cittadino del piccolo centro di sole seimila anime di Saint – Maurice, argutamente interpretato da Fabio Baronti. Si presenta come Knock e si rende immediatamente disponibile ad effettuare gratuite consultazioni alle prime visite, che si rivelano ben presto di grande guadagno: il nuovo e caro dottore è espertissimo nell’innescare nel suoi pazienti l’idea di essere in realtà ammalati e di aver uno smisurato bisogno del suo aiuto. Riesce ad elargire per tutti una terapia di lunga data, facendo affari col farmacista del paese e trasformando la locanda del posto in una clinica, perché è sempre più convinto di un immutabile principio che diventa la sua stessa missione di vita: ‹‹l’essere sani è in realtà l’ignoranza d’essere malati››.

Un lavoro estremamente divertente e ben supportato da un cast assortito nel riadattamento di Sabrina Tinalli, che ha visto la collaborazione della sezione di anatomia del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze per la realizzazione del progetto, con visita annessa pre e post spettacolo al Museo di Anatomia. Una scelta azzeccata che si incastra bene con la trama e il setting teatrale della messinscena, dove la morale della commedia rimane invariata: la medicina è una scienza autorevole, dai poteri osannati, meglio tenerci stretta la nostra salute, che forse avrà i suoi alti e bassi, ma è pur sempre un equilibrio instabile da cui si guarisce.

Firenze – ANFITEATRO F. PACINI DI ANATOMIA UMANA, 21 marzo 2015.

Mara Marchi

KNOCK, OVVERO IL TRIONFO DELLA MEDICINAAdattamento teatrale: Sabrina Tinalli; Costumi: Giancarlo Mancini; Organizzazione tecnica: Daniele Nocciolini; Interpreti: Fabio Baronti, Luca Cartocci, Massimo Manconi, Raffaello Gaggio, Andrea Nucci, Sabrina Tinalli, Silvia Vettori.

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