Da perfetto showman ed intrattenitore, un Luca Bianchini in formissima ha presentato il suo libro “Io che amo solo te”, parafrasando quindi il testo di una notissima canzone del passato, presso il Chiaja Hotel de Charme di Napoli all’interno della rassegna “Poetè” organizzata da Claudio Finelli.
L’ideatore della serie di incontri, anche moderatore, ha dato il la ad un pomeriggio fatto principalmente di risate grazie all’assist forte del libro stesso che ha un cuore profondo fatto di sentimenti, ma un enorme massa di fili intrecciati che vanno dal comico all’ironico.
La storia è quella di un tipico matrimonio del sud, nella ridente Puglia, ma i veri protagonisti della storia non sono esattamente gli sposi, come ogni racconto proporrebbe, bensì i due consuoceri, innamorati di un tempo ma con il divieto di matrimonio a causa dei genitori molto all’antica, ritrovatisi a loro volta mamma e papà dei due giovani in piene nozze.
Quello che maggiormente affascina del libro di Bianchini è la perfetta capacità di tessere una tela fatta di personaggi particolari e renderli ad uno ad uno protagonisti di momenti emozionanti, spesso suscitando più di una risata, a cominciare da Orlando, omosessuale non dichiarato, con tanto di amica lesbica di copertura, che sarà vittima di numerosi incidenti di percorso.
Dalla voce dello stesso autore, il libro nasce da un viaggio pugliese dal quale ha attinto molto, specialmente per la creazione di alcuni personaggi, eroi di carta a cui si è tanto affezionato e che si sono ritrovati davvero con molto da dire anche dopo l’epilogo di “Io che amo solo te” che in brevissimo tempo si è deciso di sfornare anche una sorta di seguito più o meno ufficiale ambientato durante le festività invernali con il titolo “La cena di Natale”, opera che può essere comunque letta indipendentemente dal libro precedente.
Tra aneddoti riguardanti passate presentazioni avvenute in ogni parte d’Italia e curiosità sul suo lavoro di scrittore nel senso più tecnico del termine, con tempistiche ed abitudini, Bianchini ha anche annunciato la possibilità di trasformare “Io che amo solo te” in un film per il grande schermo, le cui riprese dovrebbero partire quest’autunno, ampliando ancora di più l’esilarante panorama umano già conosciuto attraverso le sue pagine.
Gaetano Cutri