“Il tesoro del cigno nero”, dalla cronaca all’arte

In questi periodi di reclusione, il mare potrebbe mancare a molti, ricordando le vecchie abitudini fatte di passeggiate tranquille ammirando un bel tramonto e gustando un buon gelato in gradita compagnia. Il mare è spesso portatore di gioia e di felicità, ma tra i suoi abissi può nascondersi qualunque cosa, anche un tesoro sommerso, dimenticato da molto molto tempo, ma capace di tornare a galla scatenando un vero e proprio caso di stato.

Si è verificato esattamente questo qualche anno fa quando Guillermo Corral si vide protagonista di una vicenda importante che è stata romanzata e trasformata in graphic novel dall’arte di Paco Roca ne “Il tesoro del cigno nero”, un intenso graphic novel pubblicato da Tunuè.

La trama è degna di un thriller politico ed economico per il grande schermo, rifacendosi un po’ alle tematiche utilizzate dal celebre Tom Clancy per i suoi lavori letterari: il ritrovamento di un tesoro da parte di uno staff americano, rappresentato da preziosissime monete antiche e non solo, farebbe pensare ad un’associazione con una nave spagnola: questo crea ovviamente una lotta tra i due stati per poter ottenere il lauto bottino.

La trama raccontata da Corral e riportata sotto forma di lavoro fumettistico da Roca trasforma un caso di cronaca in un appassionante lotta politica da leggere con passione e interesse: il tratto semplice ed efficace dell’autore ben si applica al racconto che, pur avendo una base seria e forte, non scivola mai nella pesantezza, confermando una lettura fluida e coinvolgente.

Non solo affaire processuale tra le pagine de “Il tesoro del cigno nero”, ma anche una nota rosa donata da un piacevole rapporto che si verrà a creare tra due personaggi impegnati lavorativamente sullo stesso piano: una piacevole sottotrama che rende più morbida e godibile la narrazione dedicata alla lotta verso il possesso di un lauto bottino. Dopo i suoi grandi successi, Paco Roca si conferma come un validissimo artista capace di creare una vera e propria magia con le sue tavole, anche lasciandosi ispirare da un fatto di cronaca realmente accaduto.

Gaetano Cutri

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