Giffoni Film Festival: Marco D’Amore e Salvatore Esposito parlano di “Gomorra – La serie” rivelazione televisiva dell’anno

In questo periodo la serie si trova in un polverone di polemiche per via degli arresti di tre camorristi e ben sei indagati, tra cui gli organizzatori generali della società di produzione “Cattleya”, Gianluca Arcopinto e Matteo De Laurentiis. Questi sono accusati di aver tentato di coprire i tre malavitosi, rei di chiedere tangenti di 6mila euro per non creare problemi durante le riprese della pellicola.
Nonostante ciò, Gomorra è sbarcata in oltre 60 paesi, apprezzata dalla critica nazionale ed internazionale, record di ascolti, ai primi posti tra le tendenze di Twitter, ecc. Tutti questi dati dimostrano l’enorme successo che ha ottenuto la serie televisiva prodotta da Sky; A Gomorra va riconosciuto il grande merito di aver dato nuova vitalità alle serie Tv che, soprattutto in Italia, spesso e volentieri stentano negli ascolti o non sono prodotti di qualità da esportare all’estero.
Per arrivare a questo successo, “Gomorra – La serie” ha dovuto attendere ben due anni di riprese e si è avvalsa del lavoro di ben 3 registi, più di 200 attori provenienti da tutto l’hinterland partenopeo e altrettante comparse. Grandi numeri hanno fatto grande questa serie Tv e, a parlarcene oggi, qui al Giffoni Film Festival sono venuti i due attori principali: Marco D’amore (alias ‘Ciro Di Marzio’) e Salvatore Esposito (alias ‘Genny Savastano’):

Cosa ne pensate di questa polemica?

Marco D’Amore: <<Sono per formazione culturale propenso a valutare i fatti. E’ un argomento che non pertiene il mio lavoro. Parlerò a tempo debito quando capirò di cosa devo parlare e soprattutto a chi. Non esprimo giudizi e non faccio riflessioni su ipotesi o illazioni. >>
Salvatore Esposito: <<Buongiorno a tutti e…condivido a pieno quello che ha detto lui. Ma vorrei aggiungere semplicemente una cosa: Io punterei sulla qualità del prodotto che il mondo ci sta invidiando, senza parlare di queste cose inutili.>>

L’origine della popolarità della serie, secondo voi, è legata soltanto alla cronaca o c’è qualcosa di più?

SE: <<La popolarità è dovuto soprattutto alla qualità del prodotto. E’ stata accostata dalle più grandi testate giornalistiche mondiali a serie Tv americane come Breaking Bad, i Soprano. Questo deve essere solo un vanto per l’Italia.>>

Oggi si potrebbe dire che Gomorra è tutto e tutti: forse è anche a questo che si deve il successo internazionale?

MDA: <<E’ assurdo pensare che Gomorra sia semplicemente un luogo geografico. Gomorra è un luogo della coscienza con cui il mondo deve fare i conti. Perché Gomorra è in Italia, così come in Sud America, così come negli Stati Uniti, Nord Europa. Gomorra racconta del mondo.>>

La Rai vi ha definito eroi negativi e che non è interessata a questo tipo di produzioni.

SE: <<Chi ha visto la serie sa che Genny Savastano e Ciro Di Marzio sono negativi ma non sono eroi.>>
MDA: <<Ci sono persone che hanno la capacità di correre una certa serie di rischi così come ha fatto Sky. Poi è davvero svilente dividere la realtà in buoni e cattivi. L’opera drammatica di Shakespeare non fa che ripercorrere personaggi negativi. Svegliamoci in questo paese perché fuori c’è un mondo che va a 3mila all’ora!>>

Quali sono i vostri progetti futuri?

SA: <<Ho dei progetti ma non si sa quali.>>
MDA: << Ho appena girato un film con Luca Zingaretti, ho lavorato per la terza volta con Claudio Cupellini e poi, visto che la testa non mi aiuta, ho deciso di produrre un film sulla tragedia dell’eternit. Ci vediamo tra un anno a Giffoni e lo vedrete in anteprima.>>

(19/7/2014)

Dario Cerbone

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