Al Teatro Argot Studio fino al 21 dicembre sarà in scena una versione intima e speciale del secondo episodio della trilogia prodotta da Teatro I, scritta da Massimo Sgorbani “Innamorate dello spavento” in cui Federica Fracassi, attrice premio Ubu e premio della critica per l’anno 2011, grazie alla sapiente regia di Enzo Martinelli impersona Eva Anna Paula Braun Hitler.
Una donna tanto fragile da tentare due volte il suicidio ma altrettanto coraggiosa da seguire l’uomo che amava, il “Mein Kampf”, anche nel momento della disfatta nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino. Solamente per un giorno Eva Braun ha potuto essere orgogliosamente la signora Hitler: il 30 aprile 1945 il Fürher e consorte si suicidano insieme.
Si tratta di una storia tutta al femminile di sofferenza, di attesa, di sentimenti non espressi, di fedeltà e di tenerezza.
Il film preferito da Eva Braun era “Via col Vento” ed è per questo che la sua storia, nelle mani della Fracassi, si confonde con quella di Rossella O’Hara. Sulla parete di fondo del teatro vengono proiettate le immagini del film: mamy diventa la coscienza di Eva “stupida romantica”, la Fracassi balla insieme a Vivien Leigh e la Guerra di Secessione si intreccia con la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Risulta impossibile essere estranei alla vicenda, quasi si dimentica che l’assente protagonista maschile è Adolf Hitler, si rimane ammaliati dalla capacità espressiva e corporea dell’attrice, si soffre con lei nella paura della morte dell’amato e si è mossi a compassione per la fragilità della figura femminile che, estranea ai fatti politici, può solo pensare all’amore (“ed è già così difficile”).
Roma, Teatro Argot Studio, 16 dicembre 2014
Erika Morbelli
EVA (1912-1945)
da “Innamorate dello spavento”
di Massimo Sgorbani
con Federica Fracassi
regia di Renzo Martinelli
dramaturg Francesca Garolla
audio e video Fabio Cinicola
luci Mattia De Pace
una produzione Teatro i
con il patrocinio di Next/Laboratorio delle idee