“Dispacci da Mosca”, la guerra messa a nudo
Al Tram la poetica di Mocciola, Schena e Cerrone

“Dispacci da Mosca” è il nuovo lavoro autorale di Antonio Mocciola in scena al Teatro Tram di Napoli dal 15 al 17 dicembre.

Il tema centrale è quello della guerra in Ucraina, fatto di cronaca che ha sconvolto il mondo e che ancora purtroppo non si arresta.

Nel dettaglio viene raccontata la vita di tre uomini, mandati in guerra nonostante non fossero soldati di professione.

Le loro vite vengono presentate attraverso altrettante scene che si svolgono pochi attimi prima di trasformarsi, letteralmente in carne da macello.

 

“Dispacci da Mosca” è il nuovo lavoro autorale di Antonio Mocciola in scena al Teatro Tram di Napoli dal 15 al 17 dicembre.

Il tema centrale è quello della guerra in Ucraina, fatto di cronaca che ha sconvolto il mondo e che ancora purtroppo non si arresta.

Nel dettaglio viene raccontata la vita di tre uomini, mandati in guerra nonostante non fossero soldati di professione.

Le loro vite vengono presentate attraverso altrettante scene che si svolgono pochi attimi prima di trasformarsi, letteralmente in carne da macello.

Un kazako spaccia e ha il vizio del furto, ha un piglio diretto, una faccia furba e l’indole dell’uomo fatto con le sue mani.

Un ragazzo russo decide di passare la sua ultima notte da “libero” in una discoteca dove protegge una donna dall’assalto di un ubriaco.

Un omosessuale sceglie invece di concedersi un po’ di tranquillità in una sauna per soli uomini, adocchiando un gigolò.

 

In “Dispacci da Mosca” il fato ha un ruolo fondamentale: le vite dei tre giovani finiranno per avere delle sorprese inaspettate.

Non vengono raccontate a caso le scene di questi tre protagonisti, visto che si intrecceranno a sorpresa con degli scherzi del destino.

 

Un cast nutrito quello in scena, con ben 10 attori che si impegnano anima e soprattutto corpo, per raccontare dei veri e propri incubi.

Non solo quello relativo alla guerra in Ucraina, dove giovani vite vengono strappate dalla vita di tutti i giorni per un ideale sbagliato.

I temi caldi trattati nello spettacolo sono tanti, dalla violenza sulle donne all’omosessualità fino alle ipocrisie della chiesa.

Tantissima carne al fuoco trattata in modo serio e forte con dei monologhi e dei dialoghi di grande impatto emotivo.

Ogni protagonista racchiude segreti o incarna dei disagi, delle vergogne, degli sbagli per una società che non riesce ad essere moderna e civile.

 

Il variegato cast di “Dispacci da Mosca” offre davvero tanto sul palco, con scene forti e nudi integrali senza censure.

Tema ricorrente nel teatro di Mocciola, presente in modo massiccio anche in questo spettacolo, il nudo acquisisce più significati.

Talvolta incarna la purezza, talvolta rappresenta una forte umiliazione, o ancora può essere un modo per mostrare il sopruso sfacciatamente consumato.

Il cast maschile è composto da Giuseppe Brandi, Gregorio Del Prete, Emanuele Di Simone, , Francesco Petrillo, Graziano Purgante, Gianluca Bosco, Armando Aubry ed Arcangelo Orefice.

Tutti offrono delle grandi emozioni e si concedono al pubblico in tutti i sensi, credendo in un’opera ricca di spunti.

Presenti in scena anche due personaggi femminili, interpretati da Roberta Germoglio e Arianna Marano, perchè purtroppo la guerra non è solo degli uomini.

 

 

 

La regia di Giuseppe Cerrone, coadiuvato da Sissy Brandi e Barbara Lafratta, rende quasi cinematografico il taglio delle scene, passando da uno spazio all’altro in modo molto preciso.

Si passa da una sauna ad un ambulatorio medico dove si svolge una parte importante dello spettacolo in una sequenza fluida e senza intoppi.

Persino una parte dello spettacolo recitata tra il pubblico rende ancora più coinvolgente alcuni passaggi dell’opera.

L’idea dello spettacolo, prodotto da Roberto Schena, nasce da un’idea dello stesso giornalista e scrittore milanese, fondatore del Pride, ma è la drammaturgia di Mocciola a rappresentare con dialoghi segnanti ogni caratterizzazione dei personaggi.

Uno spettacolo tristemente attuale che richiede una grande energia e un forte coraggio, un condensato di emozioni che lascia senza fiato.

Gaetano Cutri

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