“Delirio di una trans populista. Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek” dei Teatri di Vita

“Lo spettacolo avrà inizio tra 10 minuti oltre il big bambù, chi è in possesso del biglietto è pregato di avvicinarsi”, con queste parole viene annunciato a Short Theatre la replica di “Delirio di una trans populista. Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek.”

Si aspetta fino a quando non si è accompagnati nello spazio aperto dei Rimessini, mentre la musica tiene il ritmo della camminata dei 4 attori che passano attraverso il pubblico, incerto sul posto da prendere, in uno spazio circondato da recinti, una struttura che sembra dismessa e fieno.

Si tratta del primo momento facente parte della trilogia che i Teatri di Vita dedicano alla scrittrice austriaca premio Nobel nel 2004 Elfriede Jelinek, nota per la sua complessità drammaturgica e linguistica.

Il testo a cui si fa riferimento è Addio. La giornata di delirio di un leader populista che vede protagonista i discorsi di Jörg Haider, fondatore dell’Alleanza per il futuro dell’Austria e leader politico del partito conservatore della Libertà Austriaco nonché governatore della Carinzia.

Haider fu accusato nella sua carriera di antisemitismo, neonazismo e islamofobia e con la sua morte si venne a conoscenza della sua frequenza di locali gay.

Andrea Adriatico da questo spunto sovverte il sistema e si immagina un comizio in cui sono chiamati a raccolta i trans gender. Eva Robin’s, icona dell’ambiguità sessuale, è la prima della fila durante la marcia in cui è costretta in un vestito maschile e sale su una balla di fieno, dove si liberà del primo abito per mostrare un vestito femminile, per portare avanti il comizio delirante.

Durante lo spettacolo Saverio Peschechera, Alberto Sarti e Stefano Toffanin ripetono gli stessi gesti in diverse posizioni della scena e si interrompono solo per interpretare, fingendo di cantare e ballando, alcuni brani che sottolineano la situazione grottesca.

Anche il pubblico grazie ad una parrucca e ad un selfie diventa seguace e possibile elettore per il volantino che viene distribuito “vota trans”.

Forse per la ripetitività delle azioni o forse per l’abuso di parole già sentite risulta difficile mantenere l’attenzione per tutta la durata dello spettacolo.

 

Roma, La Pelanda, 12 settembre 2014

Erika Morbelli

 

delirio di una TRANS populista

un pezzo dedicato a elfriede jelinek

di andrea adriatico

con eva robin’s

e saverio peschechera, alberto sarti, stefano toffanin…

suono, scene e costumi: andrea barberini

cura: daniela cotti, monica nicoli, saverio peschechera, alberto sarti, sarah patanè, isabella gatti, rabii sakri
grafica di albertina lipari de fonseca

una produzione teatri di vita in collaborazione con festival focus jelinek e il sostegno di comune di bologna – settore cultura; regione emilia romagna – servizio cultura; ministero per i beni e le attività culturali.

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