Intensa e suggestiva la serata di musica e poesia che Maria Nazionale ha offerto al suo pubblico con lo spettacolo Canto D’Autore, nuovo progetto andato in scena in prima nazionale sulla magnifica spianata della piazza d’armi del Castel Sant’Elmo di Napoli, nell’ambito della rassegna Sant’Elmo Estate 2015.
Accompagnata da un gruppo di musicisti bravissimi e di grande esperienza, tra cui spiccano l’insuperabile Ciccio Merolla alle percussioni e Francesco Sigillo al basso acustico, Maria Nazionale ha accompagnato il suo pubblico in un percorso originale ed inedito all’interno della musica d’autore italiana e internazionale, immaginando una convergenza seducente e mediterranea di sonorità anche apparentemente distanti.
Così, tradizione e innovazione, classico d’autore e classico contemporaneo, si sono fusi all’interno di una traiettoria esplorativa la cui tensione stilistica primigenia non poteva che essere la voce potente e brillante di Maria Nazionale, grande interprete che riesce ad emozionare con la semplicità inequivocabile della propria passione per la vita e per l’arte.
Ed è proprio questo il senso del “viaggio” musicale che viene proposto da Maria Nazionale, quasi una sorta di viaggio iniziatico nella misura in cui si coglie appieno la voglia di uscire dal “recinto” musicale, comunque interessante, che l’ha resa celebre per attraversare un percorso che richiede molto coraggio e forza di volontà: il coraggio di presentarsi al pubblico in una veste totalmente nuova ed impegnata e la forza di volontà per contrapporsi alla mediocrità dei tempi con gli strumenti dell’amore, dell’arte e della dedizione.
Da Franco Battiato a Lucio Dalla, da Roberto Vecchioni a Nino Buonocore, passando perfino per Sting (“Muoio per te” nella versione di Carlo Faiella) e per i classici napoletani come Maruzzella e Tammurriata Nera, Maria Nazionale ci racconta un’esperienza di viaggio che non può essere ridotta a mera perlustrazione musicale in quanto è una vera e propria narrazione esistenziale in musica perché la musica e la poesia possono “cambiarci lo sguardo” e questo Maria Nazionale lo sa molto bene e vuole comunicarcelo.
D’altronde, al termine del concerto, Maria Nazionale decide di suggellare il proprio viaggio-spettacolo in musica con i versi indimenticabili di Martha Medeiros, la poetessa brasiliana che ci ricorda che Lentamente muore chi non viaggia,/ chi non legge,/ chi non ascolta musica,/ chi non trova grazia in se stesso. E alla fine di Canto D’Autore eravamo, infatti, tutti un po’ più vivi, tutti un po’ più riconciliati con la vita.