Messia o ciarlatano?

Oggi ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Adriano Panzironi, il discusso imprenditore italiano noto per essere l’ideatore e il promotore di un regime alimentare denominato Life 120.

Adriano la sua carriera da giornalista pubblicista nasce in giovanissima età. Ci racconti un po’ degli inizi del suo percorso. 

Ho sempre avuto una grandissima passione per la scrittura. Sono giornalista pubblicista dall’età di diciannove anni. Ho lavorato per circa tre anni per Il Tempo e ho condotto anche un telegiornale locale su una rete laziale, Europa tv. Nel corso degli anni ho fondato ben sette giornali. Lo scorso ventisette novembre ho festeggiato i trent’anni di attività.

Cosa o chi l’ha fatta appassionare tanto alla sfera della medicina e dell’alimentazione?

Sono stato per anni un imprenditore legato al mondo dell’editoria. Nove anni fa ho fondato insieme a mio fratello Roberto il progetto Life 120. La passione per la medicina nasce in primis dalla mia esigenza e volontà di star bene. Ognuno di noi dovrebbe volersi bene. Attuare una dieta è una scelta momentanea, invece uno stile di vita costituisce una decisione totale.

Quali sono ad oggi, secondo lei, “le verità che nessuno vuole raccontarci”?

Lo stile di vita oggi caratterizza la comparsa di tutte le patologie del corpo. Ho riscontrato in merito una notevole ignoranza di base. Il diktat moderno è quello di tenere a bada la patologia, senza indagare la causa. Questo per me costituisce un paradigma del tutto sbagliato.

Ha ideato il regime alimentare Life 120 che ha suscitato un grande scalpore e controversie, come mai?

Uno dei problemi della società moderna è costituito dal fatto che spesso le persone non si domandano quale sia la causa del loro malessere. Demandiamo al prossimo la soluzione di tale quesito. Noi siamo la causa dei nostri malesseri e questo è un concetto che può dar fastidio. Chi segue Life 120 sceglie di mettersi in discussione.

 

Quanto costa mensilmente seguire questa dieta? 

Partiamo dal principio fondamentale che ognuno decide in che modo spendere il proprio denaro. Molti scelgono, ad esempio, di comprare esclusivamente cibo biologico, che ha un costo superiore al normale. Il nostro regime alimentare prevede quantità inferiori, quindi il costo è proporzionato. Quello che incide nel costo è l’integrazione, anche se devo dirti che la nostra vitamina C è quella che viene meno nel mercato degli integratori.

Sul web c’è chi la vede come un messia e chi come un ciarlatano. Dove sta la verità?

Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ci mancherebbe. Spesso vengo etichettato come ciarlatano da chi resta a un livello superficiale, da chi non approfondisce. Invece c’è chi mi vede come un Messia, esagerando, per carità, solo perché ho fornito loro un valido aiuto e sono riusciti a superare i loro malesseri. Bisogna sempre avere l’onesta di contestualizzare le cose.

La trasmissione Le Iene ha fatto diversi servizi sul suo conto. Vuole esprimerci il suo punto di vista?

Le Iene per realizzare i loro servizi attuano sempre un metodo: o creano mostri o santi. Non esiste una via di mezzo. Su di me hanno realizzato qualcosa come diciassette servizi. Quelli mandati in onda sono stati dei servizi montati ad arte. Ora a gennaio abbiamo la prima udienza della causa civile che abbiamo fatto a Mediaset.

È uscito da poco il suo ultimo libro Vivere oltre il Covid-19. Ce ne vuole parlare?

È un libro che ho scritto in soli quattro mesi. Posso solo dirti che sicuramente sarà un libro che farà molto discutere.

Ci racconti una curiosità su Life 120?

All’inizio, prima della vendita, gli integratori venivano autoprodotti da nostra madre e noi li provavamo. La prima produzione destinata alla vendita è avvenuta nel 2016 negli Stati Uniti.

 

Valerio Molinaro

 

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