Raffinato, pulito, mai volgare, ironico a tratti esilarante.
Gennaro Cannavacciuolo rallegra il pubblico con la leggiadria che lo contraddistingue; coinvolge la platea in un viaggio immaginario tra il varietà e il café chantant.
Il doppio senso percorre l’intera pièce divertendo e omaggiando figure e personaggi di un’epoca ormai lontana compresa fra la fine dell’800 e l’inizio del secolo XX.
La grande padronanza dei testi e dell’interpretazione propria del genere musicale, crea uno spettacolo assolutamente gradevole che lascia intendere e scoprire, permettendo ai più, lontani dalla tradizione partenopea, di entrare nel mondo degli chansonniers.
Due ore di spettacolo in cui la professionalità e la cura dell’istrionico Cannavacciuolo emergono in tutta la propria forza e eleganza.
Cambiano gli abiti ed i generi musicali, con rapidi, “rosei” passaggi che si muovono sull’argine del sentimentalismo senza mai caderne preda.
Una comicità pulita, perbene, colta e mai ostentata, un esempio di come l’arte possa far sorridere e non sguaiatamente ridere.
Le doti canore oltre che attoriali emergono senza ostentazioni; il senso della misura caratterizza lo show, nessun eccesso, nessuna volgarità, solo buona musica -grazie ai tre musicisti in scena- e un bel vedere, ascoltare perché no cantare.
A Cannavacciuolo il merito di seguitare in un genere ormai quasi svanito che, se espresso con maestria e leggiadria, conserva ancora il fascino e il desiderio del sorriso, dell’erotico sensuale riso.
Roma, teatro della Cometa, 3 Marzo 2016
Elena Grimaldi
GENNARO CANNAVACCIUOLO
Il Peccato Erotico
3 – 20 marzo 2016
di e con Gennaro Cannavacciuolo
pianoforte Marco Bucci
violoncello Francesco Marquez
clarinetto e sax Andrea Tardioli