300 – L’alba di un impero. “Dietro ogni impero c’è sempre una grande donna”

300albaQuando inizia è un sospiro, una promessa… la più leggera delle brezze… accarezza i suoi capelli come la mano delicata di un amante. Quella brezza, quella promessa ora si è fatta vento… un vento di sacrificio, un vento di libertà, un vento di giustizia, un vento di Vendetta”.

Basato totalmente su questo forte sentimento è il fortunato sequel di 300 :

300-L’alba di un nuovo impero” di Noam Murro. Anche se parlare di sequel è errato poiché come spiega il regista : “Il film corre in parallelo rispetto al primo capitolo” specificando che “l’idea nasce dalla volontà di creare una seconda storia, che ampli l’architettura del primo film”.

In effetti il film, ambientato nell’arco di tre giorni, vede il generale greco Temistocle (Sullivan Stapleton) schierarsi contro la massiccia invasione delle forze persiane guidate da Serse (Rodrigo Santoro), umano diventato dio per vendicarsi della morte del padre, e dalla leader della flotta marina Artemisia pronta a tutto pur di distruggere la Grecia, suo paese natale. Sapendo che l’unica speranza di sconfiggere l’immensa armata persiana sarà quella di unificare la Grecia, Temistocle cerca l’aiuto di Gorgo (Lena Headey ) regina di Sparta, ,vedova di Leonida, morto nella battaglia dei 300.

Guerrieri valorosi, battaglie sanguinose, luoghi straordinari e adrenalina a mille. Patriottismo ed eroismo si uniscono in una crudele miscela mentre navi da guerra si scontrano nei mari in tempesta. Peccato però che tutto questo, come già Sin City in precedenza, sia frutto della tecnica del bluescreen, che consiste nel far recitare gli attori davanti ad un pannello al posto del quale è poi inserito lo sfondo generato al computer.

In questo mondo artificiale il tema che emerge è: l’assoluto dominio delle donne. Due sono le figure femminili a rubare la scena eclissando quasi totalmente Temistocle e Serse:

-L’imprevedibile e sensuale ARTEMISIA, la cui ferocia è inferiore solo alla sua bellezza. Questa spietata guerriera, capace di tener testa al suo stesso Re, è interpretata da una violenta e spietata Eva Green: “Ho potuto fare delle ricerche su di lei, perché è realmente esistita. Una donna comandante, era un fatto piuttosto insolito per quell’epoca, quindi si doveva trattare di una donna eccezionalmente forte”.

– la seconda figura è Gorgo, una donna sicura di sé e capace di imporre il suo volere. Una donna sulle cui spalle è posto il destino dei Greci. La determinazione di questa figura storica emerge dagli scritti degli antichi storici (Erodoto in particolare), che ci riportano persino la frase detta nel primo capitolo di 300, quando l’emissario persiano va a chiedere agli spartani “terra e acqua” e si ritrova a essere brutalmente risposto da Gorgo: “Solo a Sparta le donne comandano gli uomini” e lei: “Sì, ma solo le donne di Sparta generano uomini”.

Questo film non è solo l’esaltazione del genio militare o della forza nel combattimento,capacità del genere maschile, ma anche di quello femminile nel quale sono riposte le sorti di interi eserciti e di
interi popoli.

Il nostro passato è ricco di figure che hanno fatto la differenza: Caterina de Medici, EvitaPerón, Madre Teresa di Calcutta, Rita Levi-Montalcini, Cleopatra, Virginia Woolf. Grandi donne impegnate in politica, famose scienziate, donne di cultura, donne che hanno rivoluzionato per sempre la nostra storia, dimostrando che solo credendo in noi stesse possiamo cambiare il mondo…

E’ proprio vero dietro ogni Impero c’è sempre una grande Donna…

 

  Mariateresa Farnese

 

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