Vanessa Peters live a Napoli il 13 luglio

La buona musica dal vivo continua a scorrere sui binari della rassegna “Train de Vie – Musica su Rotaie Estate 2016″, voluta dalla label Agualoca Records con la direzione artistica di Davide Mastropaolo, e ospitata nel confortevole garden di Villino Manina. A esibirsi, per la terza delle sei date previste, Vanessa Peters in trio. In tour tra Usa e Europa, la giovane cantautrice texana dedica quest’esclusivo concerto per il pubblico napoletano alla sua ultima fatica discografica, “The burden of unshakeable proof” (2016), uscita a quattro anni di distanza dal precedente lavoro da solista del 2012, “The burn the truth the lies”. Prodotto da Rip Rowan nel loro studio a Dallas, il disco ha un punto d’orgoglio per il pubblico italiano: la presenza brillante di Daniele Fiaschi, chitarrista romano (collaborazioni con Diodato e Daniele Silvestri), accanto ad altri musicisti texani, uno fra tutti Joe Reyes (Grammy-winning chitarrista pure lui), e la nota del produttore/cantautore Salim Nourallah, che nell’album ha suonato il basso.

È stato definito “un lavoro elegante, misurato, carezzevole, accogliente, opera che offre una personale interpretazione, colta e genuina, della migliore tradizione musicale d’oltreceano.” Diedi tracce di ispirata, solitaria, impalpabile poesia, in cui testi raffinati sono veicolati da una vocalità limplida e cristallina, appena velata da una lieve indolenza, disegnando paesaggi intimi, scenari dell’animo che procedono, nella narrazione sonora, per immagini oltre che per note. Sono parole sussurate, distillate e appogiate su canzoni composte e vibranti, attraversate da una tenerezza graffiante. Una grazia evidente e un sound morbido, con cadenze lente in 4/4 da ‘soundtrack on the road’, che non si abbandona mai alla rabbia o alla tristezza, al più a una delicata malinconia, a una nostalgia sottile eppure pulsante, raccontando di sentimenti, speranze tradite, vividi ricordi, con una base folk-country che ora indugia verso lirisimi e intimismi, ora verso sonorità più leggere e pop. Il tutto percorso da una musicalità fresca e vitale, da composizioni brillanti, ritmi vari ed eterogenei, pur se coerenti, e da una scrittura consapevole e accattivante, frutto di una lunga esperienza.

Questo l’equilibrato mix che la Peters e i suoi strumentisti riescono a ricreare anche nelle performance dal vivo. La presenza nella band del marito, musicista e produttore Rip Rowan, che suona sia batteria che tastiera, ha portato la cantautrice americana a espolare ultimamente anche percorsi electro-pop, tingendo di venature elettroniche la più classica linea melodica cantautoriale, pur lasciandone intatte le radici musicali. Forte di più di 1000 concerti in 11 Paesi e di riconoscimenti all’estero e nella sua città natale, dove è stata recentemente nominata come “Best Folk Artist” dal Dallas Observer, la Peters continua a esibirsi negli USA e in Europa, dove tra l’altro ha una buona base di fan grazie agli album registrati con la sua ex-band italiana, gli “Ice Cream on Mondays”, e ai centinaia di concerti fatti in Italia, Olanda, Germania, Belgio e Danimarca. Nel 2015, prima della pubblicazione del suo più recente disco da solista, è uscito un cd con la band americana di stanza a Copenaghen, “I Sentimentals”, e un altro del suo materiale co-prodotto con Rip Rowan.

Share the Post:

Leggi anche