“Pavla nam prepadom”: l’arrampicata come danza di vita

Al Fabbricone di Prato lo spettacolo del Mladinsko Theatre di Ljubljana ispirato alla storia della celebre scalatrice Pavla Jesih.

In occasione di “Pavla nam prepadom (Pavla sul precipizio)” del Mladinsko Theatre di Ljubljana, il palcoscenico del Fabbricone di Prato si è presentato da subito ingombrato da una massiccia struttura grigia, quasi un blocco di cemento. Nella parete di fondo e sul soffitto presentava mensole e appigli tipici delle pareti da arrampicata. Uno spazio apparentemente astratto e quasi soffocante, con quel soffitto basso e spesso, ma che nel corso dello spettacolo si è animato di inaspettata vita e leggerezza grazie a porte e botole nascoste, per raccontare la vita di una donna coraggiosa, Pavla Jesih (1901-1976), che osò sfidare limiti fisici e geografici, oltre che pregiudizi e convenzioni sociali, in un’epoca storica complessa come quella della prima metà del Novecento.

Famosa scalatrice, Pavla affrontò inesplorati percorsi sulle montagne slovene e fu la prima donna ammessa in una cordata. Fino al 1933, quando fu vittima di un grave incidente sul Monte Velika Mojstrovka che le impedì di proseguire l’attività alpinistica. Iniziò allora a dedicarsi al cinema diventando proprietaria della più grande catena di cinematografi in Jugoslavia. Una rete di distribuzione che comprendeva anche il famoso cinema Matica, nell’edificio dell’Orchestra Filarmonica Slovena a Ljubljana, e le sale di Celje e Ptuj. Fu inoltre una grande innovatrice nell’arte della sottotitolazione. Ma le sue notevoli capacità imprenditoriali non riuscirono a salvarla: dopo la guerra, i contrasti con il governo socialista e la sua opposizione alla politica di nazionalizzazione dell’industria cinematografica la emarginarono, riducendola in povertà e solitudine. E neanche il suo ultimo desiderio, che le sue ceneri venissero disperse aldilà del Monte Špik, fu esaudito.

La sua storia è stata recentemente ricordata sia nel film “Pavla Jesih”, per la regia di Igor Sterk e la sceneggiatura di Andrew Skubic (2014), che nella performance “Pavla nam prepadom”. Il testo di Andrej E. Skubic mette in scena, grazie a una serie di piani narrativi e temporali sovrapposti, le tante anime di Pavla: la scalatrice che sfida i confini fisici e geografici, l’abile imprenditrice, la donna ormai povera e sola che stila il bilancio di una vita. Sullo sfondo la violenza di un paese in guerra e l’imposizione di un silenzio culturale durato a lungo. Tutto ciò, nelle abili mani del regista Matjaž Pograjc ŽŽ, si trasforma in uno spettacolo ad alta quota in cui gli attori, spesso impegnati in vere e proprie arrampicate e acrobazie aeree, sono sottoposti a un impegnativo training fisico ed emozionale che trasferisce sul palcoscenico tutta la potenza delle imprese di Pavla. Nonostante la recitazione in lingua originale, la coreografia degli attori, quasi una danza, unita all’abile uso degli effetti sonori, delle proiezioni e dei costumi dell’epoca, permette una vera e propria immedesimazione del pubblico con la storia narrata. Pubblico che arriva a sentire sulla propria pelle il gelido vento che soffia ad alta quota, la disperazione di chi, per un attimo, dubita delle proprie forze, ma anche l’ostinazione e il coraggio di una donna capace di affrontare le avversità e seguire i propri sogni senza piegarsi al compromesso.

Prato – Teatro Fabbricone, 15 gennaio 2016

Lorena Vallieri

PAVLA NAD PREPADOM (PAVLA SUL PRECIPIZIO) – ispirato alla vita della scalatrice di montagne Pavla Jesih.

Autore: Andrej E. Skubic; regia: Matjaž Pograjc ŽŽ; drammaturgia: Tomaž Toporišič; scene: Tomaž Štrucl, Sandi Mikluž; costumi: Neli Štrukelj; musiche: Tibor Mihelič Syed, Marko Brdnik; coreografie: Branko Potočan; traduzione: Živa M. Brecelj; produzione: Mladinsko Theatre.

Interpreti: Maruša Oblak, Katarina Stegnar, Barbara Ribnikar, Primož Bezjak, Uroš Kaurin, Boris Kos, Blaž Šef.

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