Un viaggio di formazione alla ricerca della memoria dell’umanità nel complesso monumentale della Basilica fiorentina.
L’ultima fatica della Compagnia delle Seggiole è “Un angelo in Santa Croce”, un viaggio teatrale attraverso i luoghi più importanti del complesso monumentale della Basilica fiorentina, con la biblioteca quale centro privilegiato. La storia scritta da Novella Maggiora inizia con l’entrata di Elia Martini (Andrea Nucci) nella Cappella Medici del Noviziato – la prima stazione del viaggio – per parlare con Frate Bernardino (il bravissimo Fabio Baronti), lì raccolto in preghiera, e avere informazioni sul diario di suo padre, Francesco Martini. Nel diario sono infatti raccontati gli avvenimenti dei giorni successivi all’alluvione del 1966, perché Francesco era uno degli ‘angeli del fango’ – da cui il titolo della performance.
La Compagnia delle Seggiole vanta ormai una lunga esperienza di questa suggestiva forma scenica itinerante, tipica dell’epoca medievale. Molto conosciuti e apprezzati sono i viaggi allestiti nella Certosa del Galluzzo (Firenze) e in quella di Calci (Pisa). Appuntamenti imperdibili per ghiotti visitatori che seguendo le azioni dei personaggi hanno modo di visitare luoghi altrimenti inaccessibili, depositari di secoli di storia e di cultura, e di ammirare le architetture e le opere che le decorano. Nel caso di Santa Croce non si possono che ammirare, fra gli altri, l’eccezionale deposizione di Alessandro Allori, il meraviglioso crocifisso di Giotto e alcuni dipinti di Bronzino.
Il viaggio vero e proprio, che è soprattutto il viaggio di formazione di Elia attraverso le parole del diario di Francesco, inizia però dalla biblioteca, luogo simbolo della salvaguardia e del recupero della memoria collettiva scampato miracolosamente ai danni dell’acqua perché al piano rialzato. Qui Bernardino consegna a Elia il diario di Francesco e il giovane si immerge nella lettura. Da ora in avanti le coordinate temporali seguono quelle della diegesi e si passa dal 1966 (in sagrestia) al 1287 (in basilica) per tornare al 1966 (nel chiostro interno) e finire al 1577 (nella cripta). Conosciamo così Francesco Martini e il giovane frate Bernardino (interpretati sempre da Nucci e Baronti); Pietro di Giovanni Olivi (Luca Cartocci) e il suo allievo Ubertino da Casale (Raffaello Gaggio); il Priore Laico della “Confraternita di Santa Maria Maddalena e di San Francesco (Marcello Allegrini). Ciascun personaggio collabora alla creazione di un mosaico che permette agli spettatori di partecipare a eventi salienti della vita di Santa Croce e di capire quanto sia importante salvaguardare dalle catastrofi naturali questo luogo, custode di ottocento anni di storia dell’umanità.
Mantenere vivo tale ricordo significa far sopravvivere l’identità del popolo che quella storia l’ha vissuta. Grazie al lavoro di uomini che per millenni hanno sentito la necessità di tramandare la loro memoria, abbiamo oggi la possibilità di far sbocciare una nuova umanità. La biblioteca – e tutte le biblioteche – dovrebbero dunque essere il luogo privilegiato da cui ripartire. Per questo alla fine del suo diario Francesco capisce che il 1966, da lui definito all’inizio l’annus horribilis, così tanto terribile poi non lo è. Certo quell’anno ha visto molta sofferenza, ma l’esperienza vissuta a Firenze ha permesso al giovane di capire che la via da percorrere è sempre quella dell’amore perché ha la forza di trasformare la conoscenza in compassione. Il seme lasciato dall’esempio di Francesco potrà germogliare in altri giovani che a loro volta lasceranno il loro seme in altri e così via all’infinito. È per questo che alla fine il giovane decide di lasciare il suo diario nella biblioteca di Santa Croce perché è solo lì che deve stare, tra le altre pagine, a testimonianza del suo viaggio.
“Un angelo in Santa Croce” è un’esperienza intensa e molto istruttiva che ha entusiasmato i partecipanti che alla fine hanno sentito la necessità di manifestare il loro ringraziamento agli organizzatori e alla compagnia. Gli attori hanno dimostrato ottime capacità di immedesimazione nei personaggi in una situazione scenica non facile: un plauso è d’obbligo alla loro capacità di non farsi distrarre dalla maleducazione di alcuni spettatori assai rumorosi, forse perché poco abituati al teatro e troppo alla televisione.
FIRENZE – Basilica di Santa Croce, 7 febbraio 2015
Diego Passera
UN ANGELO IN SANTA CROCE. Viaggio teatrale itinerante all’interno della Basilica di Santa Croce a cura della Biblioteca di Santa Croce – Testo: Novella Maggiora; Adattamento e messa in scena: Sabrina Tinalli; Costumi: Giancarlo Mancini; Realizzazione costumi: Pino Crescente.
Interpreti: Fabio Baronti (Frate Bernardino), Andrea Nucci (Elia Martini / Francesco Martini), Luca Cartocci (Pietro di Giovanni Olivi), Raffaello Gaggio (Ubertino da Casale), Marcello Allegrini (Priore Laico della Confraternita di Santa Maria Maddalena e di San Francesco), Massimo Manconi (Voce di Giovanni Semeraro).