“Turchina, la vera storia della fata

“Turchina”, la fata esiste davvero?

Chi lo dice che tutto quello che c’è nel libro di Pinocchio sia soltanto una favola?

“Tuchina” è Giovanna Ragionieri, una deliziosa bambina, figlia di due genitori molto umili nel cuore della Toscana.

La sua vita trascorre tra i giardini della casa vacanze della famiglia Lorenzini a Sesto Fiorentino, per il lavoro di suo padre.

Il papà è infatti il giardiniere della struttura che appartiene ai fratelli Paolo e Carlo, ed è proprio quest’ultimo che tutti in realtà conoscono.

Il suo nome più noto è però Collodi e si tratta proprio dell’autore di una delle storie più famose in tutto il mondo.

Persino Walt Disney ha preso in prestito la vicenda del burattino che sogna di diventare bambino portando “Pinocchio” alla gloria.

 

“Turchina” racconta una storia nella storia, lasciando intendere quanto ci sia in realtà di vero soprattutto in un certo personaggio.

Il titolo di questo graphic novel realizzato da Elena Triolo e pubblicato da Bao Publishing lascia subito intendere di chi si tratta.

La piccola Giovanna, biondissima, tanto da avere riflessi azzurrini tra i capelli, ha ispirato quella che poi è diventata la fata turchina della storia.

Il rapporto col gentile e coinvolgente Carlo infatti fa nascere un’intesa che porterà l’abile scrittore ad introdurre la sua figura nella celeberrima opera.

Un adulto e una bambina, un’amicizia che nasce attraverso cose semplici e che scavalca anche le distinzioni sociali ed economiche.

Le avventure che i due vivranno insieme permetteranno allo scrittore, allora in erba, di mettere poi su carta un’opera immortale.

 

“Turchina” accompagna il lettore attraverso la lunga vita di Giovanna, dalla sua infanzia fino agli ultimi anni di vita.

Questo permette di percorrere anche un cammino tutto italiano dal periodo pre-riunificazione fino agli anni del boom economico.

Un viaggio nell’Italia del secolo scorso che scandirà anche le tappe della vita della bambina che si trasformerà pian piano in donna.

Conosceremo suo marito e la sua prole e anche il primo impatto con quella che sarà la cognizione di essere un personaggio fantastico per molti bambini.

Bambini che prenderanno a scrivere lettere, non a Giovanna, ma alla fata turchina, perchè lei sarà quindi per sempre quel personaggio.

 

“Turchina” è una favola nella favola, un racconto che permette al lettore di scoprire i risvolti segreti di un personaggio iconico.

Lo stile di disegno di Elena Triolo è incantevole, capace di dotare Giovanna di due occhioni limpidi come ci si aspetterebbe da una fatina.

Lo scorrere delle pagine affronta la vita della protagonista, i suoi cambiamenti e quelli dell’ambiente che la circonda con assoluta maestria.

E’ bello assistere al suo percorso di crescita e a quello tutto italiano per i cambiamenti di quegli anni.

Ed è splendido notare come una storia come quella di “Pinocchio”, anche dove il burattino non è protagonista, non faccia fatica ad essere ancora attuale.

Un’opera che attraversa il tempo senza il minimo problema, dove ogni personaggio racchiude un mondo meraviglioso da scoprire.

Gaetano Cutri

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