“Spring awakening”: una (cattiva) lezione di vita

Presentata alla Pergola la pluripremiata opera rock tratta da “Risveglio di primavera” di Frank Wedekind.

In occasione del tour 2014/2015 l’opera rock “Spring awakening” è andata in scena al Teatro della Pergola di Firenze. Ritenuta da molti uno dei capolavori del genere, è stata nominata nel 2007 “Best Musical of the Year”, vincendo otto Tony Awards su undici candidature e ottenendo un Grammy Award per le migliori musiche. Merito sia degli argomenti, inusuali per un musical, sia del modo di affrontarli, con inserti di musica rock e l’utilizzo dei classici microfoni da concerto live. Un evento dunque molto atteso, ma che ha deluso le nostre aspettative.

Come noto, si tratta del riadattamento della controversa pièce “Risveglio di primavera” di Frank Wedekind che, scritta nel 1891, fu da subito oggetto di censura. Essa descrive la società della Germania di fine Ottocento attraverso gli occhi di un gruppo di adolescenti che si stanno aprendo alla vita. Ne emerge un panorama desolante, fatto di pruriti,  masturbazioni e sesso, di abusi fisici e psicologici perpetuati nei confronti dei minori, di delusioni, aborti e morte. L’allestimento italiano, per la regia di Emanuele Gamba e la direzione musicale di Stefano Brondi, mantiene una stretta aderenza al libretto originale e, anche se il testo è recitato in traduzione, l’inglese viene conservato nelle canzoni originali. Unica concessione riguarda l’ambientazione che, dalla Germania di fine secolo, viene trasferita nell’Italia dell’inizio degli anni Trenta del Novecento, rievocata in particolare dai costumi e dalle acconciature.

Le scene di Paolo Gabrielli pongono l’accento sul tema dell’educazione, indubbiamente uno degli argomenti centrali del dramma, sia essa familiare, scolastica o religiosa. Così gli attori-cantanti, tutti giovanissimi e pieni di entusiasmo, si esibiscono su un banco di scuola, davanti a una lavagna su cui vengono proiettate le traduzioni dall’inglese dei brani musicali, ma che all’occorrenza diventa il pulpito per le prediche del prete del paese. Sotto accusa è l’incomunicabilità e l’incomprensione tra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi e il riflesso che vediamo attraverso lo sguardo che questi ultimi gettano su di noi è desolante. Non si può dunque che solidarizzare con la voglia di ribellione e di sincerità di quegli adolescenti. Se non fosse che, nel corso dell’opera, sono proprio loro a pagare il prezzo più caro: dei tre protagonisti uno si suicida, l’altra muore per le complicazioni di un aborto clandestino, il terzo finisce in riformatorio. E chi si salva sono solo coloro che accettano di uniformarsi all’ipocrisia della società: i due omosessuali che dopo un notte passata insieme dichiarano che sarà solo il ricordo di un bellissimo momento di libertà e la ragazza che, sistematicamente picchiata e stuprata dal padre, si rifiuta di denunciarlo e accetta lo stato delle cose. Si esce così da teatro perplessi: è davvero questa la lezione che vogliamo trasmettere ai nostri giovani?

Firenze – TEATRO DELLA PERGOLA, 3 dicembre 2014

Lorena Vallieri

SPRING AWAKENING – Tratto da “Risveglio di primavera” di Frank Wedekind; libretto e testi: Steven Sater; musiche: Duncan Sheik; regia: Emanuele Gamba; direzione musicale: Stefano Brondi; direzione artistica:  Pietro Contorno; scene: Paolo Gabrielli; costumi: Desirée Costanzo; coreografie: Marcello Sindici; disegno luci e direzione tecnica: Alessandro Ferri; video: Paolo Signorini, Raffaele Commone; organizzazione: Todomodo Music-All in collaborazione con Ars Nova e La bottega del Verrocchio.
Interpreti: Arianna Battilana, Francesca Brusati, Paola Fareri, Gianluca Ferrato, Francesca Gamba, Flavio Gismondi, Renzo Guddemi, Vincenzo Leone, Federico Marignetti, David Marzi, Albachiara Porcelli, Nurjam Schiavello, Andrea Simonetti, Tania Tuccinardi, Luca Viola.

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