“Richard II”: legittimità e (illegittimità) del potere

Il dramma storico di Shakespeare per la regia di Peter Stein ha inaugurato la stagione del Teatro Metastasio di Prato.

Tre grandi nomi – Shakespeare, Peter Stein e Maddalena Crippa – per lo spettacolo inaugurale della stagione 2017-2018 del Teatro Metastasio di Prato. Una sfida non da poco per il regista tedesco che ha deciso di affrontare una delle più complesse tragedie shakespeariane a soggetto storico. “Richard II” è una profonda e articolata riflessione sulla necessità della politica, sui suoi difficili equilibri, sulla brama di potere, ma soprattutto sulla sua legittimità (o illegittimità).

La storia, ambientata alla fine del XIV secolo, è quella della deposizione di Riccardo II, sconfitto dal cugino usurpatore Enrico Bolingbroke che alla fine del dramma ascenderà al trono come Enrico IV. Ma la trama, più che sull’azione, è giocata sulla parola, che svela i sottili inganni che si celano dietro le apparenze del cerimoniale.

Il sipario si apre su un evento già compiuto: la misteriosa morte di Thomas Woodstock. A contendersi la colpa (e il merito) due pari del regno, il citato Bolingbroke e Mowbray, condannati per questo all’esilio. Le vicende che porteranno alla sommossa contro il re legittimo sono indagate più nei risvolti psicologici dei protagonisti che non nel loro concreto svolgersi. Al punto che, come ha giustamente sottolineato Alessandro Serpieri, la cui traduzione del testo è stata utilizzata da Stein, «man a mano che l’azione progredisce, il nemico principale di Riccardo si rivela essere non tanto suo cugino quanto se stesso». Fino al monologo finale quando, incarcerato nella torre di Londra, Riccardo II sta per morire in circostanze quanto meno misteriose.

Il ruolo del protagonista è stato affidato a un’ottima Maddalena Crippa en travesti. La sua recitazione, come quella dei quattordici attori che condividono con lei  il palcoscenico, è sempre controllata. Ogni parola, ogni sfumatura del testo è declamata con una precisione impeccabile, ma – e questo il limite dello spettacolo – il rischio della spersonalizzazione e dell’allontanamento del pubblico è sempre in agguato.

Da ricordare, infine, le bellissime, geometriche scene di Ferdinand Woegerbauer, impreziosite dai costumi di Anna Maria Heinreich e dalle luci di Roberto Innocenti, che accompagnano e sottolineano, anche con i loro colori, l’incedere degli eventi.

Prato – TEATRO METASTASIO, 28 ottobre 2017

Lorena Vallieri

RICHARD IIdi William Shakespeare
Traduzione: Alessandro Serpieri. Riduzione e regia: Peter Stein. Scene: Ferdinand Woegerbauer. Costumi: Anna Maria Heinreich. Luci: Roberto Innocenti. Produzione: Teatro Metastasio di Prato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Interpreti: Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Paolo Graziosi, Andrea Nicolini, Graziano Piazza, Almerica Schiavo, Giovanni Visentin, Marco De Gaudio, Vincenzo Giordano, Luca Iervolino, Giovanni Longhin, Michele Maccaroni, Domenico Macrì, Laurence Mazzoni.

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