Teatro e danza per la terza serata di Zoom Festival 2014 al Teatro Studio di Scandicci.
La terza serata di Zoom Festival 2014 si è aperta con la rilettura di una delle più note tragedie di Shakespeare, “…di Giulietta e del suo Romeo” del Progetto Brockenhaus. A seguire la compagine toscana Cani ha presentato la coreografia “Good Vibrations”, che ha visto in scena il danzatore Jacopo Jenna e il musicista Francesco Casciaro. Teatro, danza e musica, dunque, a conferma dell’attenzione che questa IX edizione del Festival vuole dedicare alle “Oscillazioni” tra l’interdisciplinarietà e la contaminazione dei generi.
Estremamente interessante il linguaggio utilizzato da Progetto Brockenhaus, ospitato per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Studio di Scandicci. Il gruppo è stato fondato nel 2008 da sei attori-danzatori uniti dal comune interesse per il lavoro sul corpo, da compiere attraverso le tecniche della danza, del teatro e del circo, arrivando così a creare quello che loro stessi definiscono ‘teatro del movimento’. La performance “…di Giulietta e del suo Romeo” inizia con una battuta di Donna Capuleti (una bravissima Elisa Canessa) che racchiude tutto il senso dello spettacolo: «Stanotte ho fatto un incubo. Era la festa di compleanno di Giulietta. E Giulietta, s’innamorava di un Montecchi. Un topo… Un topo in casa nostra Balia… Balia? Ma io sto ancora dormendo. E questo è solo un sogno. Un incubo». Il filtro onirico caratterizza tutto lo spettacolo, realtà e allucinazione si intrecciano fino a confondersi e a confondere lo spettatore. Giulietta e Romeo sono simbolicamente rappresentati da due fantocci che, privati della possibilità di esprimere i propri sentimenti, sono manovrati dal mondo degli adulti. Un mondo crudele, che ha dimenticato la propria innocenza ed è diventato talmente sordo e cieco di fronte alle esigenze degli adolescenti da non essere in grado di salvare i due giovani. Oppure no, e il sogno premonitore di Donna Capuleti saprà strappare alla morte i due famosi innamorati? Giulietta e Romeo saranno finalmente salvi? La soluzione è lasciata alla libera interpretazione dello spettatore… oppure no?
Meno convincente la seconda parte della serata con “Good Vibrations”, già vincitore del bando “Ripensando Theremin”, un concorso di danza che invita i coreografi italiani a confrontarsi con il pensiero di figure legate a discipline diverse, ma accomunate da una forte tensione sperimentale. L’edizione 2013 era dedicata a Lev Theremin, musicista e fisico sovietico che si occupò dello studio delle frequenze acustiche ed elettromagnetiche. L’intera coreografia/concerto ideata dal gruppo Cani è basata sulla respirazione come mezzo per definire una grammatica che riunisce diversi elementi: ritmo, incorporeità dei segnali, vibratilità dei materiali, trasmissione a distanza, rapporto corpo/suono. Un linguaggio attraverso il quale gli autori vorrebbero raccontare la vita di Theremin e delle sue scoperte in campo sonoro, tra cui ricordiamo quella, famosissima, del Theremin, uno dei primi strumenti musicali completamente elettronici.
Scandicci (Fi) – TEATRO STUDIO, 5 novembre 2014
Lorena Vallieri
…DI GIULIETTA E DEL SUO ROMEO – Progetto Brockenhaus. Da William Shakespeare; musiche dal vivo: Antonio Ghezzani; disegno luci: Marco Oliani; fantocci: Fabrizio del Moro; regia: Federico Dimitri; interpreti: Elisa Canessa, Federico Dimitri, Antonio Ghezzani.
GOOD VIBRATIONS – ideazione e realizzazione: Cani; musica: Francesco Casciaro; coreografia e regia: Ramona Caia, Jacopo Jenna, Giulia Mureddu; in scena: Jacopo Jenna, Francesco Casciaro.