Pink Floyd: dopo anni di silenzio, ecco il nuovo album

L'artwork della copertina di "The Endless River"
L’artwork della copertina di “The Endless River”

Da diversi mesi, ormai, era trapelata la notizia, in questi giorni ne è arrivata l’ufficialità: in arrivo il nuovo album dei Pink Floyd, “The Endless River“. Prodotto da David Gilmour, con la co-produzione di Phil Manzanera, Martin Glover ed Andy Jackson, il disco è il quindicesimo progetto della rock band britannica, pubblicato a vent’anni dall’esordio della loro ultima raccolta.

Dedicato a Richard Wright, polistrumentista e compositore tra i fondatori dei Pink Floyd scomparso nel 2008, “The Endless River” nasce proprio dalle sessioni musicali ideate da Wright nel 1993 per “The Division Bell”. Il disco, come dichiara il leader del gruppo David Gilmour, “è il prodotto di 20 ore di musica suonata da noi tre e abbiamo selezionato ciò su cui volevamo lavorare per questo nuovo album. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo aggiunto delle parti nuove, riregistrato delle altre e reso attuale la vecchia tecnologia di studio di allora, in modo da avere un nuovo album dei Pink Floyd da 21° secolo. Quando abbiamo finito le session di ‘The Division Bell’ avevamo molti spunti musicali già pronti, dei quali solo nove sono poi finiti nel disco. Adesso che Rick non c’è più, e che con lui se n’è andata anche la possibilità di ripetere questa esperienza in studio, ci è sembrato giusto rivisitare queste tracce e iscriverle ufficialmente nel nostro repertorio“.

La tracklist prevede diciassette tracce strumentali, ed un solo brano cantato, “Louder Than Words”, il cui testo è stato scritto da Polly Samson, coniuge di David Gilmour. Svelata anche la copertina, ritraente un uomo che rema su un mare di nuvole, disegnata da Ahmed Eman Eldin, artista digitale egiziano di diciotto anni, che ha ereditato il compito affidato fino al 2013 a StormThorgerson dello Studio Hipgnosis, deceduto nel 2013.

La copertina sarà visibile, prima dell’ufficiale uscita dell’album prevista per il 10 novembre 2014, a South Bank (Londra) su un’installazione cubica illuminata alta quasi dieci metri, mentre in Italia, al centro di Milano un poster di 500 metri quadri avvolgerà un celebre palazzo degli anni ’20, tra via Turati e via Moscova.

Luigi Di Razza

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