Philip Seymour Hoffman trovato morto a Manhattan.

L’attore, premio Oscar, sembra essere morto a causa di un’overdose. A trovarlo il suo amico sceneggiatore David Bar Katz.

philip seymour hoffman apartmentIeri sera, il Wall Street Journal ha dato la notizia, sconvolgente, della morte dell’attore Philip Seymour Hoffman, trovato senza vita nel suo appartamento di Manhattan, al 35 di Bethune Street. Secondo fonti della polizia di New York, la causa del decesso sarebbe stata un’overdose di sostanze stupefacenti.

imagesL’attore, che aveva 46 anni, è stato ritrovato privo di sensi nel bagno del suo appartamento al quarto piano, con l’ago di una siringa in un braccio, intorno alle 11.15 a.m (17.15 circa in Italia) dal suo amico sceneggiatore David Bar Katz. Un funzionario della polizia afferma che è stato dichiarato morto sul posto. Già in passato, lo stesso attore aveva ammesso di avere avuto problemi con le droghe ed era ricaduto nel tunnel un anno fa, iniziando a fare uso prima di pillole fino ad arrivare all’ eroina. Da qui la decisione di entrare in un centro di riabilitazione per farsi aiutare, dal quale è stato dimesso venerdì scorso.

 La famiglia di Hoffman ha detto in una dichiarazione rilasciata dal suo manager: “Siamo devastati dalla perdita del nostro amato Phil e apprezziamo l’effusione di amore e il sostegno che abbiamo ricevuto da tutti.”philip-seymour-hoffman-picture-2

A lungo fidanzato con la costumista Mimi O’Donnell, l’attore, lascia tre figli piccoli, un maschio e due femmine:Cooper Alexander (2003), Tallulah (2006), Willa (2008).

Attore e regista dal talento smisurato, Philip Seymour Hoffman, consacrato nel 2005 con la vittoria dell’Oscar come miglior attore protagonista nei panni dello scrittore Truman Capote, nel film “A sangue freddo”, inizia la sua carriera come caratterista. Esordisce nel 1991 partecipando a “Triple Bogey on a Par Five Hole” e nel 1992 viene chiamato al fianco di Al Pacino in “Scent of a Woman”, remake del “Profumo di donna “ di Dino Risi.

Riesce sin da subito ad ottenere ruoli sempre più importanti in film di successo come:   “Boogie Nights”, “Il grande Lebowski”, “Magnolia”, “Il talento di Mr. Ripley”, “Almost famous”, “Ubriaco d’amore”, “Red Dragon”, “La 25esima ora” di Spike Lee, ”Happiness” di Todd Solodz. Tutti ruoli che lo consacrato a divenire uno degli attori più talentuosi della sua generazione, un attore capace di trasformare il suo volto in mille volti diversi pur restando sempre fedele a sé stesso.

Durante la sua carriera, viene nominato all’Oscar come miglior attore non protagonista tre volte: nel 2008 per “La guerra di Charlie Wilson”, nel 2009 per “Il dubbio” e nel 2013 per “The Master”, il controverso film di Paul Thomas Anderson su Scientology con cui vince la Coppa Volpi a Venezia. Tanti premi e riconoscimenti alla sua bravura, gli arrivano anche dal mondo del teatro dove nel  2000 vince un Tony Award come miglior attore.

Nel 2010 aveva esordito anche alla regia con il film “Jack Goes Boating”  ed il giorno prima della sua scomparsa erano stati annunciati i nomi dei protagonisti (Amy Adams e Jake Gyllenhaal) del suo prossimo film da regista, una storia soprannaturale di spiriti ai tempi della Grande Depressione.

Su Twitter, tanti colleghi ed amici hanno espresso il loro sgomento per la perdita improvvisa di una delle stelle più luminose del panorama cinematografico mondiale.

Giusy Giglio

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