Operetta Burlesca, “Da allora rimase a sognare e i colori per sempre con sé si portò”

L’intensità di parole e immagini contraddistingue da sempre il lavoro drammaturgico e scenico di Emma Dante; Operetta burlesca non tradisce le aspettative, anzi le supera perché balli dall’estrema fisicità, e musiche originali e quanto mai pertinenti, coadiuvano le suddette immagini e parole.
Sul fondo della scena vi sono appesi manichini-marionette vestiti a sera, tra di loro delle sedie, sull’arco di proscenio vi sono allineate scarpe e scarpe da donna, colorate e dal tacco 12. La voce di Tosca e della sua canzone “Il terzo fuochista” apre il dramma e così in modo delicato si è catapultati nella vita di Pietro.
La storia di Pietro è una sorta di Bildungsroman, un romanzo di formazione contemporaneo adattato al mondo della scena. Pietro-Carmine Maringola – perfetto per questo ruolo e impeccabile in ogni istante – racconta in prima persona la sua vita di omosessuale nato e pasciuto nella provincia partenopea da genitori siciliani; una vita tormentata fatta di segreti, travestimenti, scoperte, incomprensioni, scontri generazionali, pregiudizi, giudizi, infelicità, gioia, rassegnazione, sconfitta.
Maringola-Pietro racconta direttamente al pubblico le sue vicissitudini, chiacchierando ogni tanto con i genitori, interpretati entrambi da Francesco Guida, il quale nel suo stretto siciliano scorre da un ruolo all’altro abbottonandosi e sbottonandosi la camicia. Il suo corpo pesante che fatica a muoversi sulla scena, il dialetto a tratti incomprensibile e la sua risata farsesca fanno da contraltare alla leggerezza, alla fisicità, alla lingua napoletana di Pietro. Viola Carinci e Roberto Galbo sono gli altri due interpreti, rappresentano l’anima scissa del protagonista, e infatti sono attori silenziosi che comunicano unicamente con i corpi creando immagini, ballando, travestendosi, toccandosi, spogliandosi.
La scrittura scenica mirante a creare immagini trova un grande supporto nel gioco di luci, le quali per quasi tutta la durata dello spettacolo sono perlopiù basse, divenendo vigorose nei momenti clou del racconto.
La regia è decisa ed energica, precisa e inappuntabile, si sente la sua presenza soprattutto nell’interpretazione attoriale, artisti che la Dante permea, forgia col suo pensiero e le sue scelte, e gli attori sulla scena la ripagano spendendo tutto loro stessi.

Mariarosaria Mazzone

Teatro Bellini, 29/03/2016
Operetta Burlesca
di
Emma Dante
Con
Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida, Carmine Maringola
Testo, regia, scene, costumi
Emma Dante
Coreografie
Davide Celona
Luci
Cristian Zucaro
Produzione Sud Costa Occidentale
Coordinamento e distribuzione
Aldo Miguel Grompone, Roma

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