La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo in tournée al Teatro della Pergola di Firenze.
Non si può nascondere una certa commozione nell’assistere a “Non ti pago” di Eduardo De Filippo per la regia del figlio Luca nella sua ultima impresa prima della dipartita. Emozione maggiore dovuta al fatto che, a causa della malattia, il capocomico aveva chiesto all’attore Gianfelice Imparato di sostituirlo. Una sostituzione breve, pensava, il tempo di rimettersi. Purtroppo la situazione è precipitata e l’erede di Eduardo si è spento il 27 novembre scorso. La compagnia, però, ha seguito le sue volontà non fermandosi, perché l’arte deve sopravvivere, sempre. Anzi, è proprio in questi casi che magicamente riesce a donare l’immortalità.
Inutile anche negare gli interrogativi che pone questo tragico evento: la compagnia continuerà a lavorare sotto la guida dalla vedova di Luca, Carolina Rosi, che ha dichiarato sin dall’inizio di voler portare avanti i progetti del marito, ma chi sarà, ora, il nuovo “De Filippo”? Vissuto all’ombra del padre, figura ingombrante sia in vita che in morte, Luca si era fatto strada con minore invadenza, i suoi ultimi spettacoli avevano ottenuto il consenso del pubblico che, forse, finalmente, iniziava ad accettarlo come legittimo successore di un grande maestro. Ma adesso? Cosa accadrà all’interno della compagnia che ha tanto amato e di cui si è preso cura fino all’ultimo istante? Per saperlo bisognerà attendere. Intanto la commedia “Non ti pago” è stata accolta di buon grado durante la sua tappa fiorentina al Teatro della Pergola. Gianfelice Imparato, attore di grande spessore che proprio alla Pergola debuttò con la prima compagnia di Luca nel 1981, si è dimostrato all’altezza del compito affidatogli e ha raccolto lunghi e calorosi applausi. Merito anche degli ottimi interpreti che lo affiancavano in scena, a cominciare dall’antagonista Massimo De Matteo – lo ricordiamo nel riuscitissimo ruolo di Calogero de “La Grande Magia” nella stagione 2012/2013, sempre per la regia di Luca De Filippo -, da Nicola Di Pinto – storico attore caratterista della compagnia e noto anche sul grande schermo – e da Carolina Rosi. Non da meno il resto della formazione: Viola Forestiero, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo e Giovanni Allocca.
Ferdinando Quagliuolo vive la paradossale condizione di gestire un bancolotto ed essere terribilmente sfortunato. L’invidia lo consuma nel vedere il suo dipendente, e futuro genero, Mario Bertolini vincere puntualmente ogni settimana grazie ai numeri che gli vengono dati in sogno. La questione si complica, però, quando l’ultima giocata viene vinta grazie all’“aiuto” del padre defunto di Ferdinando il quale coglie l’occasione per impuntarsi, ritenendo di essere lui il destinatario del messaggio proveniente dall’aldilà. Ritroviamo in Ferdinando i tratti dei meravigliosi personaggi eduardiani, comici e drammatici allo stesso tempo, che vivono sempre al confine tra realtà e follia, che si lasciano trasportare da tradizioni, credenze e suggestioni più che affidarsi ai fatti, che preferiscono negare ciò che gli provoca dolore. Non a caso Eduardo ebbe il dubbio di dove inserire la commedia, scritta nel 1940: inizialmente presente nel volume che raccoglie le opere più drammatiche, la “Cantata dei giorni dispari”, fu successivamente trasferita nella “Cantata dei giorni pari”.
La vicenda di “Non ti pago” ruota intorno al gioco del lotto, ancora oggi frutto della superstizione popolare che presume una netta corrispondenza tra eventi quotidiani e numerologia. L’allestimento scenico vede sullo sfondo il cielo nuvoloso, preludio di una sciagura, ma anche la presenza di nuvolette colorate che ogni sera, dai tetti, suggeriscono immagini e numeri a Ferdinando e il suo fidato amico Aglietiello. La scaramanzia e le credenze popolari sono ancora protagoniste durante i deliranti tentativi di Ferdinando di dare valore “scientifico” alla sua tesi, ora appellandosi al culto dei morti, ora all’immortalità dell’anima, ora ancora, in modo del tutto surreale, al testo giuridico. Ultima spiaggia, per ottenere la ragione e raggiungere i suoi intenti, la maledizione. E anche se non c’è alcuna prova della sua effettiva efficacia, meglio stare attenti, un napoletano lo sa e il suo motto è: «non è vero, ma ci credo».
Firenze – TEATRO DELLA PERGOLA, 12 gennaio 2016
Mariagiovanna Grifi
NON TI PAGO – Autore: Eduardo De Filippo; Regia: Luca De Filippo; Scene: Gianmaurizio Fercioni; Costumi: Silvia Polidori; Musiche: Nicola Piovani; Luci: Stefano Stacchini; Aiuto regia: Norma Martelli; Aiuto scene: Olivia Fercioni; Aiuto costumi: Pina Sorrentino; Compagnia: La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo; Produzione: ELLEDIEFFE S.r.l.; Interpreti (in o.a.): Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca.
Foto: Masiar Pasquali.