Fiera dei suoi 220mila biglietti staccati, Lucca Comics & Games ha concluso la sua edizione 2015 con il sorriso sulle labbra.
Moltissima la carne al fuoco per quest’edizione, che si è svolta all’interno delle mura della splendida città toscana dal 29 ottobre al primo novembre, per ognuna delle sezioni di intrattenimento che da sempre caratterizzano la fiera come una delle più importanti nel panorama italiano. Tantissimi gli ospiti che hanno transitato per le vie della città e che sono ospitati nei vari padiglioni disseminati tra le mura, dalla sempreverde Cristina D’Avena che ha allietato i visitatori del primo giorno con un suo concerto fino a Paolo Barbieri, illustratore tra i più brillanti del nostro paese, instancabile firmatore di copie dei suoi libri o del suo nuovissimo mazzo di tarocchi.
Imperdibili le novità del fumetto, come la nuova vita di Diabolik con DK e la presenza massiccia di numerosissimi editori pronti a presentare tutto il catalogo all’interno di stand presi d’assalto dal pubblico, ma anche per quanto riguarda il settore mostre, la nuova edizione di Lucca Comics & Games ha brillato di luce propria, prima fra tutte la rassegna dedicata ad Evangelion, serie cult di animazione giapponese.
Nel padiglione Games, probabilmente quello più goloso, si sono spiegate le ali del gioco e del divertimento grazie ad un notevole numero di editori italiani che hanno presentato davvero molte novità nel settore del gioco da tavolo: dalla nuova versione per soli due giocatori di 7 Wonders fino a Colt Express, gioco dell’anno 2015 che ha registrato il sold out per il gran numero di copie vendute. Migliorata notevolmente la viabilità, forse anche grazie al limite di biglietti posto ad 80.000 al giorno, che ha permesso di vivere al meglio la fiera e le sue attrattive anche nei giorni di weekend più affollati. Gustarsi la magia di un fine settimana unico come quello di Lucca Comics & Games, tra i suoi mille eventi e le orde di cosplayers che offrono uno spettacolo colorato e giocoso, rende bambino anche l’adulto più rigido.
Gaetano Cutri
Photo Sergio De Pierro